Eco famiglie: i buoni propositi per il 2014!

Siamo ancora tutti nella fase del “quest’anno, cascasse il mondo, mi riprometto di: tenere in ordine perfetto i cassetti della biancheria, rispettare alla perfezione le deadline, smettere di rosicchiarmi le unghie, frequentare la palestra tre volte a settimana (anche quattro, ma sì, abbondare è meglio che deficere), andare finalmente d’accordo con mia suocera, piantarla di ingollare schifezze dopo cena anche se senza popcorn non si può assolutamente gustare un film come Dio comanda."

I cosiddetti “buoni propositi”, per farla breve, l’interminabile elenco di cose che dobbiamo necessariamente fare (o smettere di fare). Li conosciamo tutti, sono una tappa obbligata con l’inizio del nuovo anno e a volte tentiamo di estendere la procedura anche al frutto del nostro ventre.

Proviamo a far capire loro che sarebbe cosa buona e giusta riordinare la cameretta devastata da ore di gioco selvaggio, che bisogna lavarsi per bene i dentini soprattutto dopo cena e non dare una passatina annoiata alle gengive tanto per far contenti mamma e papà, che la scuola è sì una splendida occasione per stare insieme agli amichetti, ma di tanto in tanto bisognerebbe anche prestare attenzione a ciò che dice la maestra e via dicendo.

Insomma: i buoni propositi abbracciano sia la sfera adulta che quella bambina. All’inizio di ogni nuovo anno ci si ripropone di essere più buoni, come se fosse sempre Natale, con risultati che conosciamo tutti ma… Tentar non nuoce, tanto per scadere nella banalità di una frase fatta.

Perché non tentare di coinvolgere anche i bambini in un proposito che metta d’accordo il portafogli e l’ecologia? Proviamo a stilare un piccolo elenco di accorgimenti che possano trasformarci in famiglie ecosostenibili, non è poi così difficile. Come in tutte le faccende che coinvolgono anche i bambini, è sufficiente armarsi di santa pazienza per ottenere qualche piccolo risultato. Piccolo, ma sommato alla buona volontà di tanti singoli può fare la differenza.

Insegniamo ai nostri piccoli il rispetto per l’ambiente compiendo noi stessi azioni che possano attirare la loro attenzione. Il sistema migliore, quando si tratta di personcine che superano di poco il metro di altezza (o che non lo superano affatto) è trasformare tutto in un gioco.

Riciclare, ad esempio, può trasformare in un’occasione divertente. Basta un briciolo di creatività. Conservare in un cassetto i ritagli di carta da regalo ancora in buono stato, può salvarci in un pomeriggio di pioggia in cui siamo a corto di idee sul come intrattenere i piccoli. La pratica del decoupage è economica, divertente, facile da realizzare anche per un bambino e soprattutto consente di regalare nuova vita a una vecchia scatola di legno. Ricoperta di fantasia, può trasformarsi in uno scrigno segreto dove riporre lettere d’amore o formule magiche.

Insegnare il rispetto per la carta si può. Ricordo ancora la massima della mia professoressa di francese delle superiori, attentissima ecologista in tempi ancora “non sospetti”. Quando ci vedeva sciupare stupidamente la carta, ci apostrofava con il suo tono dolce ma fermo con questa frase: “Ricordati che ogni foglio è una foglia”. Semplice, diretto, efficace. Almeno con me funzionava, è da allora che ho imparato a utilizzare il retro dei fogli ancora intonsi per prendere appunti.

Un consiglio piccolo piccolo, me ne rendo conto, ma se lo tengo ancora a mente dopo oltre trent’anni forse è più grande di quanto appaia in superficie.

Luana Troncanetti

Scrittrice per caso, schiava devota dell'ironia, demente informatica, logorroica incallita e mamma strafelice di Alessandro. Sono perennemente allegra, anche quando vorrei impiccarmi con la cinghia dell'accappatoio.

Nei miei articoli sproloquierò a caso fin quando non mi cacceranno dalla redazione. Al momento, potete leggere i miei post sul blog La staccata e su Genitori Crescono.