Francesca Materazzi: cosmetici e creme fai da te!

Venerdì 23 Maggio 2014

Questo mese vi proponiamo un'intervista a una super eco mamma di Arezzo, Francesca Materazzi. Da quando è nata la sua bambina Sarah, Francesca ha deciso di studiare in modo approfondito il mondo della cosmesi fai – da – te riuscendo così a realizzare, a piccoli passi, diversi prodotti per la cura della persona.

Eccola qui pronta a svelarci qualche segreto del suo immenso e stupendo lavoro. Potete scrivere a Francesca per consigli e suggerimenti utilizzando l'indirizzo mail fra.materazzi@gmail.com oppure potete contattarla su Facebook

Cara Francesca, quali sono i prodotti che realizzi per te e la tua bambina?

Ciao! L’obiettivo è quello di acquistare il meno possibile dalle multinazionali, pertanto pian piano sto cercando di sostituire tutto quello che riesco, ma l’attenzione e lo studio in questo campo sono fondamentali, onde evitare di fare danni, anche gravi, all’epidermide mia e di Sarah, pertanto ci vorrà tempo. Al momento, abbiamo sostituito le salviettine intime, il detergente per il cambio e per il bagno, oli corpo idratanti e ricostituenti. Per me, ho realizzato saponi, impacchi per capelli, creme viso e corpo.

Perchè hai deciso di affidarti al "fai da te" piuttosto che acquistare prodotti già pronti per l'utilizzo?

Il fai da te è economico, divertente, impegna la mente e accresce la cultura. Come già dicevo sopra, prima di riprodurre o formulare un prodotto c’è e ci deve essere uno studio dietro, studio che contempla le funzionalità delle materie prime, effetti e contro-effetti, le loro interazioni, le loro durate, gli eventuali effetti indesiderati. I marchi in vendita, seppur bio, buoni e funzionali vivono di costi che inevitabilmente paga il consumatore, quali pubblicità, packaging, studio, ricarichi dei vari passaggi commerciali, etc. Tutti questi costi vengono abbattuti con la produzione propria.

Che differenza c'è tra quello che realizzi e le creme e i saponi acquistabili nei negozi bio?

La differenza sostanziale è che posso produrre prodotti ultramirati per le esigenze mie e della bambina. Non devo accontentarmi di una crema generica che copre un ampio spettro di utilizzi, ma riesco a formulare qualcosa che risponda totalmente a quello che mi serve. Ognuno ha esigenze particolari, esigenze che uniscono caratteristiche come il tipo di pelle/capelli, le allergie/intolleranze, il gusto personale e la resa. Se ci pensi, c’è chi adora lo shampoo fresco, ha cute grassa e capelli secchi, ama la schiuma e desidera la morbidezza del balsamo, è intollerante alla malva e magari su di lui non funziona l’olio di macadamia (tutto per farti un esempio). Tutte queste caratteristiche sono modulabili in infinite ipotesi di prodotto e di esigenze. Nessun prodotto in vendita coprirà mai totalmente quelle personali, seppur possa avvicinarsi molto.

Dove trovi gli ingredienti e le ricette per metterti al lavoro?

Ahimè, principalmente online e molto spesso all’estero. In italia viviamo di un vero e proprio bombardamento mediatico che incentiva l’acquisto dei prodotti già pronti, che abusa di packaging verdi o che ricordano la natura quando in realtà si fa uso e abuso indiscriminato di prodotti dannosi e a basso costo. Questo disincentiva l’autoproduzione che seppur debba essere controllata e frutto di grandi studi, sarebbe possibile con impegno e costanza. Di conseguenza, anche se alcuni prodotti sarebbero facilmente reperibili nelle farmacie che esercitano Galenica, il personale è restio e sempre convinto di parlare con dei perfetti ignoranti, quindi convinti di poter rifilare prodotti pronti rifiutandosi invece di elargire materie prime.

Quanto costa, indicativamente, realizzare una crema in casa?

I prezzi variano molto, ovviamente in base ai principi attivi che la compongono. Una crema anti-age sarà sempre più cara di una semplicemente idratante. Diciamo che, nella peggiore delle ipotesi, per un barattolo da 50 ml di crema anti-age (il contenuto in ml medio-alto che si trova in commercio) il costo può arrivare a 5/6 €. Un bel risparmio in confronto alle botte da 50/70 € che ci rifilano.

Pensi che sia un'attività accessibile a chiunque oppure richiede esperienze, conoscenze e capacità particolari?

Non è una pratica accessibile a chiunque, richiede studio, tempo, capacità, voglia di cercare informazioni e ore e ore di letture, nonché nozioni di chimica, cosmetologia, igiene che dobbiamo per forza rispettare. La dedizione viene da una passione che non in tutti resiste, quindi si rischia che qualcuno arrivi a fare le cose con leggerezza. A quel punto, consiglio di tornare ai prodotti commerciali, non saranno ottimali come un buon fai da te, ma perlomeno sono controllati e testati.

Vuoi svelarci una tua ricetta per una crema delicata adatta ai neonati?

Le creme non sono mai l’ideale nei neonati, a meno di esigenze particolari o problematiche riscontrate. Posso però dare qualche ricetta/consiglio per prodotti indispensabili. Innanzitutto evitate le salviette intime, lasciano residui sulla pelle del neonato che questo assorbe e che possono portare ad arrossamenti e patologie anche più gravi. Vi basta semplice acqua per la pipì, acqua e una buona saponetta alla calendula per la pupù. In caso siate fuori e abbiate bisogno di tergerlo, va benissimo una soluzione di acqua distillata bollita(125 ml) e 30 gocce di tintura madre di calendula per la pipì. Per la pupù e nel caso di un ripristino del ph della pelle va benissimo il linimento oleocalcare (250 ml di olio evo, 250 ml di acqua di calce emulsionati con un minipimer). Lo stesso prodotto potete usarlo come struccante (se volete aggiungendo qualche goccia di olio essenziale di rosa o di lavanda, da non usare però sui bambini). Bagnetto senza detergenti, usando solo amido di riso. Avete bisogno di un idratante per il corpo del bimbo? Oleolito di camomilla e calendula: prendete un barattolo di vetro ben pulito, riempitelo in eguale parte di fiori secchi di camomilla e di calendula e poi completate riempiendo il vaso con olio di riso. Deve riposare 40 giorni in un posto buio e fresco, bisogna aver premura di scuoterlo una volta al giorno per attivare il passaggio di sostanze e poi filtrarlo bene al termine, avendo cura di spremere bene i fiori. Non c’è crema migliore.

Dove trovi il tempo per tutto questo, dividendoti tra la casa e la tua bambina, in soldoni, come organizzi il tuo tempo?

Ho un compagno molto presente nella vita della bambina, altrimenti tutto questo non sarebbe possibile! A parte tutto, l’autoproduzione riguarda ogni parte della vita (quindi anche la cucina) e richiede tempo. C’è da dire che si producono quantità utili a coprire da una settimana a un paio di mesi di utilizzo, quindi non tutti i giorni si è costretti a spignattare (la cucina invece…). Diciamo che se ne vanno via un paio di ore a settimana. Fattibile, dai!

Ritieni di essere un' eco mamma? Se sì, in che modo?

Decisamente. Mia figlia è alimentata con prodotti bio o a km 0. Compro alla Coldiretti, nei mercati locali, ma anche nei supermercati che hanno linee bio o una buona filiera. La carne viene dal pollaio di mia zia o dall’allevamento del vicino di casa. Le uova pure. Produco in casa tutto il possibile, senza comprare cibi già precotti. Quando mi serve qualcosa, nei limiti delle mie capacità, cerco di cucirlo, frequento i mercatini dell’usato dove compro regolarmente oggetti e abiti (a mia volta per disfarmi della roba usata partecipo ai mercatini e alle vendite di beneficenza). Accetto volentieri donazioni da parte di mamme-amiche con figli più grandi di roba usata, mia figlia non deve essere la prima a indossare qualcosa, né voglio crescerla con la fame dell’acquisto o del possedere. Faccio la raccolta differenziata, non spreco l’acqua, facendo la doccia a intermittenza e cerco di recuperare gli avanzi di cibo, nutrendo gli animali da cortile di mia zia o quelli del parco nazionale che ho sopra casa. Utilizzo in maniera parsimoniosa la carta. Sono membro attivo di un GAS, un gruppo di acquisto equo e solidale che compra da produttori diretti e cerca di aiutare la dove possibile i prodotti e le realtà locali.

Quanto risparmi al mese con il tuo "fa da te" ?

Non ho mai fatto un calcolo esatto. So che pur comprando quasi totalmente bio, le spese sono ridotte del 50% nello scontrino rispetto a qualche anno fa. Le bollette sono più leggere e noi stiamo decisamente meglio.

Che consiglio ti senti di dare a tutte le mamme aspiranti eco?

Non fatevi incantare dalla pubblicità, ascoltate i vostri bambini, osservateli, sperimentate i rimedi e le ricette della nonna. Sono arti tramandate che oggi abbiamo un perso. Siamo sempre in tempo per recuperarle!



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