Le storie di Baby Bazar: la leggenda di Santa Lucia

Voi aspetterete S. Lucia con i vostri bambini? Hanno già preparato la loro letterina? Scommetto che hanno le idee piuttosto chiare. Oltre a noccioline e mandarini potete regalare loro anche dei giocattoli. E perché non scegliere dei giocattoli usati?

Da Baby Bazar potrete trovarne per tutti i gusti e per tutte le età. Usati ma in perfetto stato, funzionanti e completi, ma soprattutto ecosostenibili, perché allungherete la loro vita e darete loro una seconda occasione in compagnia del vostro bambino, senza sprechi e senza costi ambientali. In più risparmierete anche più del 50% senza rinunciare alla qualità e avrete a disposizione una grande varietà, più di quanto immaginiate.

Santa Lucia non si festeggia in tutta Italia, ma ogni zona ha una sua particolare tradizione. Oltre alla Sicilia si festeggia anche in molte zone del nord Italia, dal Trentino all’Emilia Romagna, in molte zone del Veneto, Verona in particolare, in provincia di Bergamo, a Crema e a Napoli. Ma conoscete la leggenda di Santa Lucia?

C’era una volta, nella meravigliosa Sicilia, una ragazza tanto buona e gentile che si chiamava Lucia. Viveva a Siracusa con la sua famiglia alla fine del III secolo d.C. Il padre era morto e la madre gravemente malata. La sua famiglia era cristiana ma molto ricca e Lucia era stata promessa in sposa ad un nobile pagano siracusano.

Prima del matrimonio lei e la madre Eutichia andarono in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata a Catania per intercedere presso la Santa al fine di guarire la donna, che aveva già provato tutte le cure disponibili. Fu durante il pellegrinaggio, secondo la leggenda, che Lucia cadde in un sonno profondo, durante il quale Sant’Agata le annunciò, oltre alla guarigione della madre, anche il suo martirio e la sua gloria.

Lucia decise di votare la sua vita interamente a Dio e di utilizzare il suo ingente patrimonio per aiutare i poveri e gli indigenti. Il suo promesso sposo però non apprezzò questo generoso gesto. Vedeva la dote della sua sposa alleggerirsi ogni giorno, così la denunciò come cristiana al prefetto di Siracusa. Eravamo in un periodo di grande persecuzione dei cristiani, sotto la guida di Diocleziano.

Lucia fu arrestata e processata, ma mai abiurò la sua fede. Fu interrogata dal prefetto e rispose ad ogni domanda senza mai perdere la sua sicurezza e la sua forza. Nulla, disse, l’avrebbe allontanata da Cristo. Fu ordinato di riportarla in prigione, ma divenne per miracolo talmente pesante che neppure dieci uomini riuscirono a portarla via, né i maghi accorsi a risolvere questo enigma.

Fu torturata, si dice che le furono cavati gli occhi, e alla fine, il 13 dicembre, venne uccisa. Ma non prima di aver profetizzato la caduta di Diocleziano e la vittoria della fede cristiana. Da allora divenne la Santa protettrice della vista, degli occhi, degli oculisti.

Molto si discute sull’origine del nome Lucia che deriva dal latino lux, luce, e sul suo martirio avvenuto proprio in una delle notti più lunghe e buie dell’anno. Sicuramente un simbolismo non casuale, ma poco importa in fondo. Nel corso dei secoli Santa Lucia è stata ricordata sempre per la sua bontà e il suo amore per i bambini.

Tradizione vuole che nella notte tra il 12 e il 13 dicembre vada di casa in casa con il suo fedele asinello a portare in dono dolci e leccornie a tutti i bimbi buoni. Nelle zone in cui viene festeggiata Santa Lucia molto spesso è proprio lei, e non Babbo Natale o Gesù bambino, a portare i doni delle feste.

I bimbi preparano la sera, oggi come nei secoli scorsi, acqua e biscotti per la Santa, sale e paglia (oggi si preferisce la più facilmente reperibile farina gialla) per l’asinello. E poi via, dritti a dormire. Se Santa Lucia trova un bimbo ancora sveglio lo accecherà con la cenere!

Come si festeggia Santa Lucia nella vostra città? Cosa prepareranno questa sera i vostri bambini? Quali sono i dolci tipici che la Santa porta in dono? Raccontatecelo.