Barbie: storia, gioco e collezionismo

Martedì 24 Febbraio 2015

I Baby Bazar sono negozi dell’usato per bambini davvero speciali, soprattutto quando si tratta di giocattoli usati. Perché ci sono alcuni giocattoli che non sentono il trascorrere del tempo. Oppure passano da un bimbo all’altro, o addirittura da papà a figlio e da mamma a figlia.

Questo è il caso della Barbie, una bambola tanto amata quanto discussa, un simbolo di un certo maschilismo che ha tentato sempre nel corso degli anni di liberarsi di un tale peso in ogni modo. La Barbie, nonostante tutto resta la bambola più desiderata dalle bimbe.

E dalle mamme, perché le Barbie sono anche oggetti da collezione, specchi fedeli di volta in volta della tendenza del momento, dell'immagine della donna in quel periodo e di un modo di pensare, oggetti vintage, a volte anche molto ambiti. Gruppi Facebook, aste su Ebay (in cui una Barbie del 1959 è stata venduta a più di 3500$), scambi e fiere, e grandi collezionisti alla ribalta, come il più grande collezionista di Barbie del mondo, Stanley Colorite, detto Barbie Man.

Stanley Colorite ha collezionato circa 2.000 Barbie e 1.000 Ken per un una spesa totale di $30,000 all'anno. La sua preferita è una bambola del 1992 del valore di 975 dollari, la più vecchia è invece del 1962 e l’ha comprata di seconda mano per appena sei dollari. Ebbene sì, anche il più grande 'Barbie addicted' ha saputo cogliere la convenienza di un negozio dell’usato e trovare un vero e proprio tesoro a pochi dollari.

Ma conoscete la storia della Barbie?

La creatrice di Barbie fu Ruth Handler, moglie del fondatore della casa di giocattoli Mattel, Elliot Handler. La leggenda vuole, ma nessuno mette in dubbio che sia proprio così, che mentre Ruth guardava sua figlia giocare con delle bambole di carta, si accorse che spesso dava loro dei ruoli da adulti. Così suggerì di creare una linea di bambole che avessero l’aspetto di una persona adulta, sulla falsa riga di una bambola già commercializzata in Germania, la Bild Lilli.

Barbie vide così la luce il 9 marzo 1959. Vestiti zebrati, una lunga coda, un nome poco fantasioso, #1, nel suo primo anno ne furono prodotte e vendute più di 350.000. Da allora si stima siano state vendute più di un miliardo di Barbie nel mondo in 150 nazioni, 3 Barbie al secondo!

A cosa è dovuto il suo successo? Sicuramente ad una strategia di marketing molto aggressiva, con un presenza massiccia nelle pubblicità e la creazione di un mito e una storia molto intrigante. Sì perché Barbie ha davvero una vita. Barbara Stefania Roberts, questo il suo nome completo, ha una famiglia piuttosto numerosa, con molti fratelli e sorelle: Skipper (in vendita dal 1964 al 2009), i gemelli Tutti e Todd, Stacie (dal 1992), Shelly, la sorellina piccola (dal 1995), e la piccola Krissy (dal 1999). Non sono noti i genitori, chissà perché? Insomma, potevano pur pensarci alla Mattel, o forse due anziani genitori non erano abbastanza intriganti?

Di interessante c’è però il lungo fidanzamento tra Barbie e Ken, mai giunto al matrimonio, tipo quello tra Minnie e Topolino. Pare che la loro storia sia nata su un set televisivo nel 1961. Purtroppo il 13 febbraio 2004 i tabloid hanno dato notizia della loro separazione. Ma niente paura, dopo un breve flirt con Blaine, Barbie ha deciso di tornare tra le braccia del suo amato nel 2006.

Barbie ha anche un’amica che ha messo su famiglia, Midge, e molti amici di etnie differenti. Barbie avrebbe frequentato la Willows High School a Willows, Wisconsin e la Manhattan International High School a New York. Ma Barbie è molto più di questo. Filantropa, amante degli animali, pilota di aerei di linea, astronauta, hostess, baby sitter, ingegnere, principessa, regina,... Possiede case, ville, auto, camper. Il 12 agosto 2004 ha annunciato la sua campagna elettorale per diventare Presidente degli Stati Uniti con il Partito delle Ragazze. Che fosse questa sua intenzione la causa della rottura con Ken? La domanda se la sono fatta in molti. 

Per la salvezza della loro storia (e del pianeta) non ha vinto, nonostante il nome accattivante del partito e un programma elettorale completo, pubblicato dalla Mattel stessa. Se nelle intenzioni della Mattel, questo doveva far avvicinare le donne alla politica, in realtà rischia di ridicolizzare le donne che aspirano davvero a fare qualcosa di grande nelle stanze del potere, ma questa è un’altra storia.

Resta il fatto che nonostante sia amata e odiata, simbolo dell’emancipazione o al contrario  della tipica ragazza bionda e sciocca, la Barbie è sempre la Barbie. Bratz, Winx e Monster High ci stanno provando a rubare fette di mercato. Ci riusciranno? Io non credo.

Nei negozi Baby Bazar la Barbie non può mai mancare. Bambole, accessori, ma anche vestiti per bambine e ragazze, scarpe e borse, perché 'Barbie' è anche un marchio importante di tutta una serie di gadget e abbigliamento. Le bimbe sono magneticamente attratte dalle Barbie usate quanto da quelle nuove. A volte è capitato in qualche punto vendita di avere anche Barbie ancora nelle loro confezioni originali. Guardate nelle nostre vetrine online.

Volete regalare alla vostra bimba una meravigliosa Barbie originale completa di abiti, accessori e, perché no, anche qualche arredo per la sua casa? Perché non comprarla usata? Oppure portate in vendita gli oggetti Barbie che non usate più e guadagnate il 50% del prezzo di vendita direttamente in contanti. Farete felice un’altra bimba e la vostra Barbie avrà una seconda opportunità. ah, la Barbie, 55 anni e non sentirli!

Vendete e comprate le Barbie usate nei negozi Baby Bazar, chissà che un giorno un collezionista…..



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