Percentili: seguiamo la crescita dei nostri bambini!

Venerdì 28 Ottobre 2011

peso neonatoQuando nasce un bambino una delle prime cose di cui ci si occupa è la scelta del pediatra, che incontriamo la prima volta quando il nostro piccolo ha circa un mese. Durante le prime visite, che vengono chiamate “bilanci di salute” ci ritroveremo a parlare di curve di crescita e percentili.

Di cosa si tratta?

La prima cosa da fare è non allarmarsi se non si comprendono questi termini. Si tratta di concetti semplici che durante la crescita dei nostri bambini incontreremo spesso. Il peso, l’altezza e soprattutto l’appetito dei bambini preoccupano fin troppo i genitori, soprattutto le mamme!

Per affrontare con serenità le varie fasi dello sviluppo e della crescita dei nostri piccoli alcune informazioni di base possono essere d’aiuto: ci permetteranno infatti di comprendere senza frustrazioni alcuni grafici e le indicazioni del pediatra.

Esistono delle tabelle, suddivise in percentili, che ci permettono di valutare se il nostro bimbo cresce regolarmente. Le curve che ci sono all’interno di queste tabelle sono create su base statistica e quindi rappresentano l’andamento di crescita della popolazione. Ciascun dato è frutto di studi e di analisi da parte di esperti ricercatori che analizzano periodicamente i dati di crescita dei giovani da 0 a 20 anni.

I libretti sanitari variano da un’ASL all’altra, ma ormai in tutti è presente lo schema delle curve di crescita che ci permette semplicemente di capire se il nostro bambino ha uno sviluppo regolare. L’unico dato che ci deve eventualmente allarmare è quello dell’irregolarità che potrebbe presupporre qualche problema. Ma sarà il pediatra stesso a farcelo notare.

percentili

Le tabelle che presentano le curve di crescita ci dicono quanto misurano mediamente in peso e altezza i bambini di una determinata età. Le curve rappresentano quindi gli aumenti di peso e altezza nel tempo.

Facciamo un esempio: Paolo, di 6 mesi, è sul 60° percentile e segue una determinata curva in modo regolare. Significa che il 59% dei bambini è più piccolo di lui e si colloca su percentili inferiori al 60°. Il 40% dei bambini invece sarà mediamente più grande e si collocherà dal 61° percentile in su.

Con queste semplici indicazioni ogni mamma è in grado di valutare se il proprio bimbo è mediamente grande o mediamente piccolo, sempre in relazione ai suoi coetanei.

È curioso sapere che grazie all’aggiornamento delle tabelle si è confermato che gli italiani sono “in crescita”. Gli stili di vita, il benessere diffuso e la buona salute in cui viviamo mediamente hanno fatto aumentare la statura media di circa 10 centimetri nell’ultimo secolo con conseguente modifica delle tabelle.

Per i genitori appassionati di tecnologia ci sono delle applicazioni per smart phone che ci danno la possibilità di verificare in autonomia e a portata di click la crescita del nostro bimbo anche se avremo sempre bisogno del pediatra per commentare e valutare lo sviluppo del nostro bambino!



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