Bimbi e malattie: come comportarsi

Martedì 17 Aprile 2012

dottore clowÈ una di quelle cose che non si augura a nessuno, ma può capitare che anche i bambini debbano fare i conti con esami ospedalieri o a volte anche con interventi o lunghe degenze, quindi mamme e papà devono affrontare la cosa per farla vivere al meglio al piccolo.

Ci sono alcune interessanti iniziative che rendono più semplice il ricovero, il contatto con i medici, la gestione della malattia da parte dei più piccoli.

Alcune sono coordinate all’interno dei reparti di pediatria, altre sono iniziative di piccole associazioni che in vista di un ricovero o anche semplicemente in via preventiva possiamo replicare in casa per far vivere al bambino con più consapevolezza e meno paura il momento delle visite, degli esami, delle attese.

L’ospedale dei pupazzi

È un’iniziativa diffusa in 32 paesi del mondo e anche in molte città italiane. Se non esiste nella nostra città possiamo replicare l’idea in casa con pochi strumenti efficaci. L’ospedale dei pupazzi è organizzato e gestito da studenti volontari attraverso associazioni che fanno capo alle facoltà di medicina: i bambini portano a un immaginario ospedale (che può essere una tenda, un gazebo, una stanza allestita durante qualche iniziativa etc) un pupazzo che ha male da qualche parte e che viene visitato e curato nei reparti. C’è il reparto che fa le radiografie (fatto con uno scatolone), quello delle analisi, quello che cura il mal di pancia e quello che cura le ferite e le fratture. Prima delle dimissioni i medici danno al pupazzo le medicine e le cure.

I dottor clown

Ideata dal medico americano Patch Adams, il famoso dottor Hunter, magnificamente rappresentato nell’omonimo film con Robin Williams, la clownterapia definisce la modalità di assistenza riservata ai bambini che sono ricoverati in reparti di pediatria. A volte sono i pediatri stessi che con un naso da clown o con qualche gioco allegro riescono ad abbattere le barriere e a entrare in comunicazione coi bambini. Altre volte si tratta di una vera e propria organizzazione di volontari che gestiscono il tempo dei bambini all’interno dei reparti, facendoli divertire e coccolandoli allegramente.

pet therapy

Animali all’ospedale

All’interno del Policlinico dell’Università Federico II di Napoli l’associazione Aitaca ha sperimentato una sorta di pet terapy con l’aiuto di piccoli amici a quattro zampe. Oltre 1.000 bambini hanno avuto la possibilità di vivere questa esperienza e di trarre i benefici dalla relazione con animali addestrati. Questa tipologia di sostegno è adatta a tutti i bambini e in particolare a coloro che soffrono di disturbi del comportamento, deficit di attenzione o iperattività e che quindi hanno difficoltà di relazione.

Se il vostro bambino deve essere ricoverato all’ospedale contattate l’ufficio che si occupa delle relazioni con il pubblico, informatevi sui servizi dedicati ai bambini presenti all’interno dell’ospedale oppure organizzate voi stessi a casa, con pochi semplici materiali, un piccolo ospedale per curare pupazzi e bambolotti. Questo aiuterà il vostro bimbo ad avere una diversa percezione del ricovero e a focalizzarsi sugli aspetti positivi di questa esperienza, per quanto difficile.



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