Benvenuto fratellino, Benvenuta sorellina!

Oggi la decisione di regalare a se stessi e alla propria famiglia un secondogenito non è frequente come un tempo. I dati Istat confermano che nel 2012 in Italia la media nazionale di figli per ogni donna è di 1,4: meno di un figlio e mezzo per donna!

Un tempo non era così perché avere due, tre, quattro o più figli era naturale: nella cultura contadina significava avere braccia in più che contribuivano al lavoro nei campi e non solo. Le famiglie erano quasi sempre numerose, anche perché i genitori stessi avevano fatto l’esperienza di vivere vari fratelli.

A regalarci queste riflessioni è Giorgia Cozza, autrice di numerosi testi dedicati ai genitori, tra cui il bestseller Bebè a costo zero.

Da qualche settimana è disponibile nelle librerie un nuovo volume, edito dal Leone Verde, dal titolo interessante per il tema dell’accoglienza di un secondo figlio: Benvenuto Fratellino, Benvenuta Sorellina – Favorire l’accoglienza del nuovo nato e la relazione tra fratelli.

Anche questo è un libro prezioso, così come ci ha abituati Giorgia, e lo è soprattutto perché alla naturalezza con cui i nostri genitori e, ancora meglio, i nostri nonni accoglievano altri figli dopo il primo, oggi si è sostituita la preoccupazione. Sono tante le famiglie che aspettano a lungo, riflettono e persino rinunciano alla gioia di un secondo o di un terzo figlio per paura che i costi di un secondogenito mettano in crisi il bilancio famigliare, perché il timore supera il desiderio, perché parole come gelosia, rivalità e persino conflittualità e ostilità tra i fratelli hanno spesso preso il sopravvento e scoraggiano chi magari sente anche la pressione di problemi di precarietà lavorativa ed economica.

“Il concetto di amore fraterno – afferma Giorgia Cozza – è praticamente assente nella letteratura e nella ricerca psicoanalitica. Nel prendere in considerazione il rapporto tra fratelli, la chiave di lettura è stata per anni quella proposta da Sigmud Freud di formazione reattiva: semplificando, secondo Freud, il figlio maggiore invidia il nuovo nato e se ne vorrebbe sbarazzare, ma poi vede l’amore dei genitori verso il fratellino e si sente costretto a identificarsi con lui. I sentimenti affettuosi per il piccolo non nascerebbero dunque dal cuore, come moto spontaneo e immediato, ma sarebbero la conseguenza di sentimenti in origine niente affatto amorevoli”.

Benvenuto Fratellino, Benvenuta Sorellina offre una chiave di lettura nuova e del tutto differente. Partendo dalla constatazione che quella fraterna è una relazione “maltrattata” anche negli studi scientifici, Giorgia entra in un terreno inesplorato affrontando il tema della nascita di un fratello sia dal punto di vista del bambino che da quello del genitore, concentrandosi sulla bellezza e la profondità del legame fraterno. Quando la famiglia cresce, infatti, genitori e figli sono chiamati a trovare un nuovo equilibrio. Le testimonianze di tante mamme e papà, assieme alle voci di tanti esperti, arricchiscono questo libro scorrevole e di facile lettura che arriva perentorio a una conclusione densa di speranza e profondità: quando arriva un nuovo bimbo, pur nelle possibili difficoltà di gestione della vita quotidiana e di relazione, l’amore non si divide, ma si moltiplica!

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Buona lettura!