Fuga di vestitini e riuso!

Venerdì 22 Marzo 2013

tutina neonatoConoscete l’espressione tipicamente mammesca: “I vestitini gli/le sono sfuggiti?”. Probabilmente è circoscritta a Roma, la mia città. Nel dubbio, chiarisco in cosa consiste questa fuga di vestitini.

Situazione tipo: nel pancione custodite il primo pargolo. Amici, parenti, vicini, semplici passanti svaligiano a manetta i negozi di abbigliamento specializzati perché “Oooooooooh, tessssorooooooo come potevo resistere? Questi camiciolini della fortuna sono una meravigliaaaaaa, dovevo comprartene almeno sei!” Possibili varianti: copri fasce, cappellini o giacchetti di lana anche se la data presunta del parto è il quindici agosto, calzini fluorescenti e l’autentico must have: le praticissime tutine di ciniglia in un pezzo unico, quelle che se non hai troppa dimestichezza con gli automatici il bimbo ti scivola di lato come un cuscino dalla sua federa. In assenza di riflessi da karateka sappiate che sono cavoli. Consistenti cavoli, fidatevi.

Comunque, tornando a bomba se no mi perdo e soprattutto vi perdete voi (il che mi dispiacerebbe non poco)… Dicevo: branchi di amici e parenti si scatenano in una corsa frenata all’acquisto di vestitini deliziosi, non si discute, ma tutti tragicamente taglia 0 oppure, se siete sfacciatamente fortunati, taglia 1. Tradotto per chi non abbia ancora figli: la taglia 0 è per i neonati peso piuma, quelli che difficilmente superano i due chili e mezzo di stazza. La taglia 1, invece, dovrebbe rivestire bimbi più corposi, quelli che alla nascita quei tre chili/tre chili e mezzo li raggiungono agevolmente.

Accade che, nonostante la somma delle altezze dei due genitori raggiunga a malapena i tre metri totali, il “piccolo” superi abbondantemente i quattro chili di peso e sia lungo almeno 55 cm. Quindi con i micro abiti che vi ritrovate nei cassetti potete al massimo coprirgli i piedini. Se vi dice davvero bene al limite riuscirete a insalsicciarlo per qualche giorno nella taglia 1, anche se gli sega i polsi paffutelli, giusto per non scontentare la nonna che vuole twittare al mondo la foto in cui suo nipote sta per soffocare nella sua (cioè di lei) tutina di Peppa Pig.

vestitini

I vestitini gli sono “sfuggiti”, non fate in tempo a infilarglieli una volta che la seconda gli vanno già stretti. Vi affrettate a comprargli qualcosa della sua misura e, contestualmente, vi ritrovate con una quantità spropositata di abitini praticamente nuovi sul groppone. Come procedere? Istintivamente sareste portate a regalare la preziosa scorta di vestiario a una sorella, a un’amica, alla vicina di casa, a una collega del corso di preparazione alla nascita che dispone, o sta per disporre, di un bebè che potrebbe indossarli ma…

C’è un ma. Rispettabile, come tutte le opinioni, però vi mette in difficoltà. E’ il pregiudizio sull’usato, quella remora che vi porta a precisare, quando offrite a un’amica vestitini praticamente nuovi e odorosi di disinfettante specifico per bambini: “Ecco, cara. Io avrei questi da regalarti. Se non ti offendi…”.

Ve ne parlerò in modo più approfondito nel prossimo articolo. Intanto ho lanciato il “la”.

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Luana Troncanetti

Scrittrice per caso, schiava devota dell'ironia, demente informatica, logorroica incallita e mamma strafelice di Alessandro. Sono perennemente allegra, anche quando vorrei impiccarmi con la cinghia dell'accappatoio.

Nei miei articoli sproloquierò a caso fin quando non mi cacceranno dalla redazione. Al momento, potete leggere i miei post sul blog La staccata e su Genitori Crescono.



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