Capodanno: come lo vive una mamma

Lunedì 30 Dicembre 2013

Sei mamma, manca qualche ora a capodanno e tu non hai ancora la minima idea di quello che farai.

La scelta non cade tra “una serata di gala” o una serata più intima a casa di amici condita da un cena tranquilla a base di pesce e tartine. No per te la scelta cade tra “cercare di dormire tutte le ore che ti vengono concesse” (maledicendo i botti di mezzanotte) o trascinarti a casa di qualche amico (rigorosamente figlio munito), perché tanto dormire non si dorme comunque, una volta tanto almeno fingiamo che sia una nostra scelta.

Pianificare qualcosa in anticipo è inutile e dannoso (alla nostra psiche già logorata dalla maternità) ci sono troppe incognite in agguato e poi sei tristemente consapevole che se pianifichi qualcosa le malattie hanno il triplo di possibilità di presentarsi in flotta alla tua porta.

Quindi ti ci vedo, a scambiarti messaggi mimetici con la mamma del compagno di classe di tuo figlio:

Ciao, volevo farvi tanti auguri di buon anno! Mi rendo conto che è un po’ tardi ma... avete programmi per questa sera? A Marco farebbe davvero piacere avervi qui con noi.

Questo messaggio potete provare a mandarlo in copia a tutti i vostri amici, sicuro che qualcuno che vi invita (o che si autoinvita) a casa vostra lo trovate di sicuro.

Una volta trovato cosa fare bisogna prepararsi. Sono le 17 di pomeriggio, avete i capelli incolti (sono mesi che vi proponete di andare dal parrucchiere), necessitate di una doccia, e l’unico vestito buono che vi è rimasto (cioè l’unico che non presenta indelebili macchie di dubbia origine alimentare) è ancora nel cesto del bucato dal giorno di Natale.

Chiuse nel vostro bagno per qualche minuto vi cullate nella folle idea di uscire a comprare qualcosa per l’occasione. Poi un urlo vi riporta alla realtà: MAMMAAAAA MI SCAPPA LA PIPI!! I tuoi 5 minuti di autonomia in bagno li avete sprecati guardandovi allo specchio e ora siete consapevoli che vi tocca fare una doccia veloce con vostro figlio che “vi fa compagnia” perché sia mai che vi sentite sole nel bagno.

Quindi vi lavate mentre rispondete a domande esistenziali quali “mamma, ma chi ha costruito il mondo?” “Perché il cielo è azzurro?” “Perché non ha ancora nevicato che io volevo la neve per Natale?” Effetto relax sfumato letteralmente, e avanza giusto il tempo per asciugarsi i capelli.

Siete state velocissime (o meglio, avete deciso di ignorare il marito che vi gira intorno facendovi notare che siete in ritardo) e potrebbe capitare che vi venga voglia di rispolverare i vostri vecchi trucchi (rispolverare proprio perché sono sommersi da 3 strati di polvere). Così mentre vostro figlio minore si dondola sul piede, con un orecchio ascoltate il monologo del maggiore e con una mano passate lo straccio sul rubinetto del bagno perché è pieno di calcare, con l’altra cercate di mettere un ombretto opalescente. Inutile che vi chiediate se il fondotinta ha un colore verdognolo perché ai tempi si usava così. E’ da buttare, punto.

Poi tocca ai denti, e attente a non usare il dentifricio dei vostri figli per la fretta o vi rimarrà la bocca orribilmente impastata per tutta la serata. Ci avete fatto caso anche voi? Usare un dentifricio per bambini o mangiare un kiwi acerbo lascia in bocca la medesima sensazione.

A questo punto siete pronte per uscire. Dovete solo:

- Decidere cosa mettere;

- Preparare quello sformato di formaggio che avete avuto la malaugurata idea di promettere;

- Mettere i vestiti di ricambio dei bambini dentro la borsa;

- Vestire i figli, i figli vanno vestiti per ultimi perché tanto si sporcano.

Ora siete davvero pronte per la serata di Capodanno. Nulla di speciale: una cena a casa di amici e non siete neanche sicuri di fermarvi fino alla mezzanotte (sapete benissimo anche voi che, per quanto tardi andranno a dormire i vostri bambini, alle sette di mattina saranno sveglia, arzilli e pieni di voglia di giocare – con voi), ma siete emozionate come la prima volta che da adolescenti avete festeggiato fuori casa.

Siete tutti pronti sulla porta, vestiti, con i bagagli in mano e voi vi state già immaginando con un bicchiere di spumante in mano, quando una vocina lamentosa dal basso dice: “Mamma... mi viene da vomitare"...


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.