Arriva la Befana... e l’Epifania, tutte le feste porta via

Domenica 05 Gennaio 2014

Eccoci dunque arrivati all’anno nuovo: le feste sono terminate, gli addobbi vengono riposti nelle scatole, l’albero di Natale ed il presepe vengono imballati con cura, le luci si spengono e l’inverno ci appare d’un tratto freddo, grigio e spento. Ma c’è una vecchina che viene a consolarci con un’ultima visita e un’altra piccola magia: la Befana.

La notte del 6 gennaio, la Befana scende dal camino, oppure scavalca il davanzale della finestra e deposita nelle calze o nelle pantofole che trova, dolci e balocchi per i bambini buoni, cipolle e carbone per quelli cattivi.

La Befana vien di notte/con le scarpe tutte rotte/porta cenere e carbone/per monelli e cattivoni/ma ai bambini savi e buoni/porta chicche e ricchi doni”.

Ecco che per i bambini si ripete la magia di Babbo Natale: si lascia la calza o la pantofola appesa al camino o accanto al davanzale sperando di trovarla piena di cose buone la mattina successiva. Ma da dove è nata la leggenda della Befana?

La figura della vecchia befana, nasce dalla cultura laica e popolare di “bruciare la vecchia”, nel senso di chiudere definitivamente con l’anno vecchio (il fuoco ha un significato purificatore) e cominciare una nuova stagione. Il suo nome deriva dalla parola greca epifania che significa “visibile”.

Nella religione cristiana la festa dell’epifania ricorda i Tre Re Magi che andarono a rendere omaggio a Gesù, nato da appena due settimane. Questi Re affrontarono il lungo viaggio fino a Betlemme seguendo la stella cometa e arrivarono fino al cospetto del Bambino con ricchi doni per riconoscerlo come nuovo re e nuovo dio. I tre Re (Gaspare, Melchiorre e Baldassarre) rappresentano le tre età dell’uomo (gioventù, maturità e vecchiaia) e le tre razze in cui si divide l’umanità, discendendo essi dai tre figli di Noè: Sam, Cam e Jafet. I doni preziosi hanno più significati: probabilmente si riferiscono all’augurio di possedere ricchezza (oro), purezza (incenso) e salute (mirra) oppure si riferiscono alla triplice natura di Gesù sottolineando l’incenso la sua divinità, la mirra la sua umanità e l’oro la sua regalità.

Si aspetta dunque un altro giorno, per disfare il presepe, lasciando che le tre statuine dei re arrivino fino alla capannuccia, spostando i pastori un po’ più in là e facendo splendere nel cielo la stella cometa. Resterà tutto così per un giorno solo, poiché il 7 gennaio si dovrà riporre tutto.

Ma c’è una leggenda che riunisce la figura della Befana con quella dei Re Magi, una storia tenerissima e molto bella che ai miei bambini piace molto. Questa leggenda racconta che i tre Re stavano viaggiando per raggiungere la capanna in cui riposava il bambino Gesù, quando ad un tratto si persero. Si fermarono in una piccola casa solitaria, dove una vecchietta stava preparando dei dolci. Le chiesero se sapesse in quale casa riposasse il Bambino, la salvezza dell’umanità, ma la vecchina troppo occupata non diede loro retta. I Re Magi le chiesero allora di unirsi a loro per cercarlo, ma lei, troppo indaffarata, rifiutò. Dopo che i tre re se ne furono andati, la vecchietta capì di aver sbagliato e decise di unirsi a loro nella ricerca del Bambino, ma nonostante li cercasse per ore non riuscì a trovarli. Così si fermò a visitare ogni casa e ad ogni bambino regalò uno dei dolci che stava preparando, nella speranza che questo fosse il piccolo Gesù. E così ogni anno, la sera dell’Epifania lei si mette alla ricerca di Gesù e lascia in ogni casa dove c’è un bambino, un regalo se è stato buono, del carbone se invece ha fatto il cattivo.


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Francesca Tantalo

Sono una strega con un brutto carattere. Di quelle delle favole, coi calzini a righe e il vestito nero, gli occhiali sulla punta del naso e i capelli sempre in disordine. E' vero? Forse, ma sono soprattutto una naturalista disoccupata, un'impiegata part time, una mamma full time e, semplicemente, una donna.

Scrivo per la rubrica di cucina per bambini nel blog Oasi delle Mamme, ho due stupendi frugoletti, un compagno comprensivo, un giardino enorme, mille sogni nel cassetto e un'enorme passione per la nostra stupenda Madre Terra