Quando i genitori si separano... il ruolo dei nonni

Giovedì 16 Gennaio 2014

Quanta sofferenza, quando una coppia si separa! Una sofferenza che investe anche i figli, i nonni e gli altri componenti della famiglia. E che obbliga tutti i rapporti familiari a riassestarsi su nuovi equilibri che sono sempre difficili, anche nel caso migliore, quello dell’affido condiviso dei bambini, quando, nel complicato calcolo dei weekend e delle feste da passare con la mamma o con il papà, i nonni spesso finiscono col vedere attenuarsi il legame che avevano con i nipotini.

Il problema riguarda tutti i nonni, ma in particolare i “nonni di serie B”, cioè i genitori del genitore non affidatario (in genere quindi i nonni paterni).

Eppure, per i bambini i nonni sono importanti, tanto che anche la legge cerca di salvaguardarli. Infatti l’articolo 155 della legge n. 54/2006 dice che “anche in caso di separazione personale dei genitori il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi (…) e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”; in questo modo, riconosce implicitamente l’importanza della figura dei nonni nell’educazione e nella crescita dei nipoti. Grazie a questa legge, i genitori non possono impedire gli incontri tra nonni e nipoti, a meno che non dimostrino che questi incontri non siano dannosi per l’educazione del bambino.

Anche se il principio è stato stabilito, però… non sempre è così facile. In realtà infatti la legge non tutela i nonni, ma i nipoti: il diritto dei nonni di continuare a vedere i nipoti è riconosciuto solo se coincide con l’interesse dei nipoti a continuare ad avere rapporti con loro.

Giustissimo, direte voi. Sì, ma… come sempre, tra il dire e il fare… Infatti ci sono situazioni così esacerbate (anche per validi motivi, per carità!) che i figli diventano “merce di scambio” tra i genitori; così il rapporto con i nonni non può che andare a gambe all’aria.

È vero che molte sentenze hanno accolto le richieste dei nonni di continuare a vedere i nipoti, motivandole con il fatto che è importante per il bambino mantenere un rapporto affettivo con i nonni e i genitori non possono, senza valide ragioni, interrompere questa relazione. Però si tratta di sentenze, magari emesse dopo anni di tensioni, quando si è passati appunto alle vie legali (una strada che in genere si cerca di evitare), quando ormai i nonni sono ormai entrati in aperto conflitto con i genitori. Perciò non si tratta di vittorie, ma di sconfitte, perché magari nel frattempo i nipoti sono cresciuti e forse gli stessi genitori hanno contribuito a trasmettere loro un’immagine negativa dei nonni… In queste condizioni, recuperare il tempo perduto è difficile, visto che non si è creata quella rete di ricordi e di vissuti insieme che costituisce l’essenza del rapporto nonni/nipoti.

Una sofferenza che non auguriamo né ai nonni né ai genitori, e tanto meno ai bambini, che dovrebbero essere in ogni modo tutelati anche in queste delicate situazioni.


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