Il giorno della memoria spiegato ai bambini

Domenica 26 Gennaio 2014

Come spiegare l'Olocausto ai bambini? A noi il pensiero ha tolto il sonno per giorni.

Trovare le parole è difficile, riuscire a infondere speranza ancora di più. Ragionando e pensando è nato questo dialogo tra una mamma e una bambina, speriamo possa essere d'aiuto a chi, come noi, si trova nella posizione di dover raccontare l'orrore al proprio figlio.

"Mamma che cosa è la giornata della memoria?"

"Hai presente Giovanna la mia cugina? È diversa da te?"

"No mamma. ..è solo di un bellissimo color cioccolato al latte che mi fa venir voglia di leccarla"

" Bene! Hai presente quello zio che sta a Roma, Marco?"

"Sì mamma è bellissimo!"

"Già! E non è diverso dal tuo papà anche se vuole bene ad un altro uomo!! E lo zio John? Quello che vive in Florida e ci manda tanti video dei gatti? Neppure lui è diverso... ma il suo cognome è un marchio! Si chiama Strauss ed è un ebreo!"

"Ma mamma tutte queste persone cosa c'entrano con la giornata della memoria?"

"Vedi, tanti anni fa c'erano due gran birbanti che governavano l'Italia e la Germania: erano convinti che persone come quelle che tu conosci non avessero diritto di vivere perché secondo loro erano diverse e brutte!"

"Ma mamma... perché?"

Perché erano un po' matti! Sai, avevano deciso che tutte quelle persone che a loro non piacevano non avevano diritto di vivere e divertirsi come le altre e per questo le chiudevano in bruttissime prigioni, che chiamavano Campi di Lavoro. In queste prigioni tutte queste persone normali erano trattate molto male, picchiate, costrette a fare lavori molto faticosi, come spaccare le pietre, e poi non veniva dato loro molto cibo... poco importava quello che succedeva loro, di persone brutte nel mondo i due birbanti ne trovavano tantissime!”

“Mamma ma è bruttissimo!!”

“È terribile mia piccola Pulce e vorrei non raccontarti queste cose brutte.”

“Mamma, ma adesso quei due bricconi non ci sono più?!”

“No piccola mia, per fortuna vennero sconfitti e cacciati via!”

“E i campi di lavoro?”

“Tesoro mio, i campi di lavoro, vennero aperti il giorno in cui i birbanti furono sconfitti e chi arrivò ad aprire quelle porte si trovò davanti uno spettacolo bruttissimo, perché quelle povere persone erano magrissime, malate e tristissime! La giornata della memoria, piccola Pulce, è proprio il giorno in cui i prigionieri vennero liberati!”

“Ho capito mamma, ma perché dobbiamo ricordare una cosa così brutta?”

“Tesoro mio ricordare queste cose mette molta tristezza, ma forse ci può insegnare qualcosa. Pensaci bene.”

“Mamma, ci insegna che siamo tutti uguali e che non dobbiamo prenderci in giro per le piccole differenze che ci sono tra noi. Sai domani a scuola credo che chiederò scusa a Mario, l'ho preso in giro perché è più basso di me! E chiederò anche scusa a Luisa, a lei non piacciono gli stessi giochi che piacciono a me, ma in fondo è simpatica lo stesso!”

 


Francesca Lucarini Francesca Lucarini su Facebook

Francesca Lucarini

Sono una mamma lavoratrice che nei ritagli di tempi ama pasticciare, sperimentare, creare riciclando. Sono una persona solare con grande fantasia e voglia di esperimenti creativi.

Nel magazine di Baby Bazar parlo delle mie creazioni e dei miei esperimenti creativi, così come faccio sul mio blog Mamma Fra.