Nonni lontani: regole di convivenza

Lunedì 17 Febbraio 2014

E se i nipotini vivono lontano? Magari alcune di voi mamme diranno che è meglio così: un po’ di respiro dalla presenza opprimente di mamme e suocere. Ma non è così per tutte le mamme, perché spesso l’aiuto delle nonne può rivelarsi prezioso. E, soprattutto, non è così per i nonni. E proviamo per una volta a metterci dalla loro parte: per loro, anche quando hanno incoraggiato i figlia trasferirsi in un’altra città, magari perché permetteva condizioni di lavoro migliori, la lontananza è sempre dolorosa. E lo diventa ancora di più quando nascono i nipotini.

Però questo non significa che non sia possibile costruire con loro un rapporto profondo. Una settimana in compagnia dei nonni, come succede durante i periodi di vacanza, può caricarsi di aspettativa e diventare magica ed eccezionale, piena di magnifici ricordi, magari più di tanti pranzi domenicali (oppure di tanti pomeriggi dopo-scuola).?

Ci sono poi dei momenti nella vita della famiglia in cui, quando si vive lontano, è giocoforza”convivere” sotto lo stesso tetto per qualche periodo. Pensiamo alle vacanze di Natale, in cui tradizionalmente ci si riunisce, o anche magari alla nascita di un nipotino, quando i nonni vanno a conoscerlo; a maggior ragione quando poi a nascere è il secondo o il terso, e allora nei primissimi tempi una mano dei nonni può rivelarsi provvidenziale anche per la mamma più restia a farsi aiutare.

Naturalmente, in questi casi ci vuole… bon ton! Ecco quindi i nostri consigli se ai nonni capita di dover andare come ospiti per qualche giorno in casa del figlio o della figlia.

Prima regola: non cadete nella trappola di sentirvi indispensabili. Indipendentemente dall’affetto reciproco, indipendentemente da quanto sua utile la vostra presenza, indipendentemente da quanto i bambini vi amino… siete sempre ospiti, e la famiglia ha bisogno della sua intimità e dei suoi spazi. Quindi, cercate di limitare la durata delle vostre visite, soprattutto quando in casa non c’è una stanza per gli ospiti e quindi, per quanto vi sforziate di diventare invisibili… la vostra presenza si nota! Ogni tanto, uscite per andare a fare una passeggiata, a vedere un film, a fare la spesa… insomma, inventatevi qualcosa per lasciare da sola la famiglia e permetterle di stare per un po’ senza di voi.?

Seconda regola: cercate di essere un aiuto vero e concreto. E questo significa darsi da fare senza far capire che ci sono tante cose che voi fareste diversamente (difficilissimo!). Una tentazione tanto più forte quando il vostro aiuto è stato richiesto (per esempio, quando nasce appunto un secondo bambino, o quando i nipotini sono malati e la mamma non può restare a casa dal lavoro per accudirli…), e quindi vi verrebbe naturale intervenire anche in campi in cui il vostro apporto non è gradito.?Quindi, evitate di esprimere pareri, di fare confronti, di dare consigli. Cercate di tenere sempre presente che il fine comune vostro e dei genitori è il benessere e la serenità dei bambini. Quindi, lodateli, rassicurateli, aiutateli… e godetevi i bambini in pace!

E se invece sono loro, figli e nipoti, a venire da voi per qualche giorno? Gioia grandissima, ma … preparatevi ad affrontare un periodo movimentato e armatevi di una buona dose di elasticità per far fronte all’”invasione”. A parte il problema degli spazi (che dipende dalle case…), c’è quello dei ritmi: magari voi nonni avete l’abitudine di fare un riposino pomeridiano, mentre i bambini giocano scatenati; oppure di mangiare a orari precisi, che si scombinano…? E poi non fateli sentire troppo “ospiti”. Per esempio, in cucina cercate di venire incontro ai loro gusti e alle loro abitudini. Ma soprattutto approfittatene per uscire con i nipotini e fare insieme a loro esperienze che restano incise nel ricordo: una visita a un museo, una passeggiata a un parco, un pomeriggio al cinema, uno spettacolo teatrale… Sono tante le occasioni per stare insieme ai bambini e condividere con loro momenti bellissimi!


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