Oggi, 21 marzo, ricorre la WDSD, la Giornata Mondiale sulla sindrome di Down. Quale esordio migliore sul BBmag che intervistando Barbara del blog mammafattacosì?
Barbara è una donna contagiosamente allegra, capace di comunicare con un sorriso consapevole. Dal vivo ed è esattamente come te l'aspetti leggendola: concreta, sensibile, ironica. Si raccontata con generosità e naturalezza, con grande energia.
"In questi tre anni e mezzo ci sono stati momenti in cui ho pianto fino a esaurire tutte le mie lacrime ma ci sono state soprattutto giornate stupende in cui ho riso e sono stata felice come mai lo ero stata prima." (citazione mamma fatta così)
Il tocco leggero con cui scrive disarma gli stereotipi, mette a proprio agio il lettore, anche quando fa l'inviata del Mondo di là, per aiutarci ad attraversare il confine invisibile che lo separa dal nostro.
Credits: mamma fatta così
Amando le riflessioni sulle differenze non posso che ammiare la capacità di Barbara di suscitare confronti molto costruttivi.
Pubblicità, una docu-fiction in TV che porta le persone con sindrome di down a fare stage lavorativi, passaggi in radio, l'intervento di Luciana Littizzetto a Sanremo, è un momento di grande attenzione, cosa ne pensi?
Ne penso ogni bene! Pare che anche i mass media, lentamente, inizino a dare spazio a questi temi, ma, tu lo sai, non mi accontento facilmente: perché non basta che se ne parli, è importante il come!
Hai citato tre begli esempi di come parlare di questi argomenti anche in tv, in radio, raccontando la bellezza e la quotidianità di queste vite particolari, senza il pietismo e il buonismo sterile a cui ci siamo purtroppo abituati.
Sono considerati argomenti difficili e spinosi da trattare, c’è il disagio di non sapere come muoversi in una realtà che non si conosce. In realtà, succede a tutti noi: si ha paura davanti alla disabilità, alle malattie e ci si ferma lì, a volte si scappa. Io invece, sono rimasta, ho anche io la Sindrome di Down, e sto scoprendo persone e storie interessanti, ricche di sentimenti e di emozioni non banali, che arricchiscono anche me, come persona, perché mi fanno notare le tante bellissime sfumature della vita.
Credits: mamma fatta così
Vedo segnali di integrazione molto significativi, mi è capitato di assistere a manifestazioni culturali e sportive dove c'erano artisti ed atleti con sindrome di down, e non necessariamente in una categoria a parte, è arrivato il momento dell'inclusione nel quotidiano?
Vorrei dirti di sì, ma sarebbe una bugia e cerco sempre di essere sincera. Dal mio punto di vista, c’è sicuramente una maggior sensibilità a livello sociale che testimonia che un qualche progresso c’è stato e che anni e anni di impegno da parte delle famiglie e delle associazioni sta portando frutto. Però l’inclusione sarà reale nel momento in cui tutti capiranno che essere diversi è normale, che c’è posto per tutti, che siano verdi o arancioni, che sappiano parlare o meno e che, nel rispetto delle reciproche differenze, facciamo parte della stessa società e diamo il nostro prezioso e unico contributo. Di strada da fare, in questo senso, ne abbiamo ancora molta!
Cosa sogni per tuo figlio?
I miei figli sono piccoli, la bimba ha sette anni, Killó cinque. Per loro ho il sogno grande che condividono tanti genitori: spero che riescano a sviluppare i loro talenti e le loro potenzialità e che riescano a costruire e mantenere la loro personale felicità, nel rispetto degli altri. Spero anche di riuscire ad accompagnarli in questo viaggio, aiutandoli a risolvere i problemi risolvibili e essendo al loro fianco ad affrontare quelli insormontabili. E viceversa ;)
Regalaci uno dei tuoi spassosi spaccati quotidiani, racontami l'ultima di Killò...
L’ultima di Killó è che, sfoderando il suo sorriso migliore, dice “piantala!” a chiunque.
La vecchina gli fa i complimenti, gli dice che è bello e bravo? Lui sorride e le dice “piantala!”.
Io lo so che si diverte a vedere le reazioni di stupore che suscita, ma sono anche in imbarazzo e devo pure soffocare le risate. È una peste, ma per ora lo salva la simpatia.
Grazie Barbara!