Un ciao che non si nega mai... E salutate questi bimbi!

Lunedì 21 Aprile 2014

Visualizzate la scena, è semplice, perché la conoscete di sicuro: camminate con vostro figlio per strada tenendovi per mano, ad un certo punto una persona arriva dalla direzione opposta. Vostro figlio si sbraccia in saluti entusiasti sin da quando la persona è solo un puntino in lontananza.

Perché non risponde?”

“Non ti ha sentito secondo me amore mio!” Rispondete certi che il suo silenzio sia dovuto alla lontananza.

“CIAOOOO!” Continua vostro figlio con l’entusiasmo che un adulto riserva solo a chi gli deve salvare la vita. Ma ancora, dall’altra parte tutto tace. L’unica scusante è che potrebbe essere sordo. E cieco visto gli inequivocabili sbracciamenti. “Aspetta di essere più vicino” ti dici.

Ma questa persona si avvicina, vi affianca e se ne va.

A questo punto vostro figlio vi guarda deluso “Perché non dice ciao?” e tu avresti voglia di dare uno scrollone a questo sconosciuto che ha deluso il tuo bambino.

Si perché un “Ciao” a un bambino non si nega mai. Non importa se la giornata è stata brutta e interminabile. Potresti aver passato una giornata così ricca di sfortune che in confronto Paolino Paperino passa per fortunello, ma un bambino ha diritto di essere salutato.

Lo so. Questo personaggino sconosciuto che saluta mostrando di conoscervi da una vita potrebbe sembrare fastidioso, probabilmente anche un po’ fanatico con il suo atteggiamento amichevole da “venditore porta a porta”, ma difficilmente un bambino cercherà di vendervi qualcosa. Magari a volte anche si (mia figlia l’estate scorsa ha organizzato un mercatino al parco) ma in quel caso come moneta di scambio andranno benissimo le gettonatissime monete invisibili dell’isola misteriosa o una fogliolina dell’albero di cristallo. Niente assegni o carta di credito non temete.

Mi rendo conto che il loro atteggiamento ricorda vagamente uno stolker... ma uno stolker che non arriva al metro solitamente è innocuo e anche se non lo fosse, se vi mettete a camminare un po' velocemente riuscirete a seminarlo di sicuro. 

Quindi la prossima volta che un bambino vi saluta per strada, non pensate per un secondo alla bolletta da pagare, al vostro capo odioso, alla rata del mutuo, non pensate alla vostra brutta giornata, pensate che un “ciao” che a voi non costa nulla per un bambino vuol dire tanto, quindi sorridete per un attimo lasciatevi i vostri problemi alle spalle e salutate. Come farebbe un bambino.


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.