Fratelli: un rapporto unico tra attesa, amore e litigate

Giovedì 24 Luglio 2014

Nove di mattina, Gaia ciondola per casa con aria smarrita: suo fratello dorme ancora. “Lo svegliamo mamma?” “Ma no, siete in vacanza, lascialo dormire.” Mi dice si ma si vede che non è convinta. E’ la stessa bambina che ieri sera si lamentava infastidita dal suo fratellino che non la lasciava in pace. Ma è anche la stessa bambina che un giorno mi ha detto che lei suo fratello lo vuole sposare, quando sarà grande.

Va in camera, lo guarda, allunga la mano, quasi lo tocca, poi ci ripensa e si mette sul divano a guardare svogliatamente un libretto, per poi abbandonarlo al suo fianco. Lo so cosa fa, senza di lui si sente persa. E’ sola.

Prende i suoi giochi, finalmente può disegnare, scrivere, giocare con le Barbie senza che nessuno mandi per aria tutto quanto. Li ripone e mi guarda. “Beh non sei contenta di avere un po’ di pace?” “Si... però...” Non lo ammette, non può, come può ammettere che senza di lui si sente sola, quando passa il tempo a brontolare su quanto sia invadente? Non ha neanche fatto colazione. Aspetta lui.

Finalmente un versetto si leva solitario dal letto... sembra un “mamma” ma non ne sono sicura, Gaia si è già alzata e correndo da lui urla “si è svegliato!” Ora possono iniziare a litigare, ma prima colazione, insieme, due bambini diversi come il giorno e la notte ma con un’anima sola.

Samuel adora sua sorella, da sempre è la sua preferita, fin da quando, vedendola, le regalava sorrisi e risate che a noi erano negate. Si potevano improvvisare veri e propri numeri da circo che venivano accolti con una risatina sforzata. Ma se Gaia diceva “Booooh” erano grasse risate. Un rapporto che non si capisce, che si vive.

“Sono programmati per intrattenersi a vicenda, se non funziona li rispedisco al mittente” raccontavo a chi guardava il pancione e la bimbetta che tenevo al braccio. Scherzavo, forse. Solo che poi si è avverato.

L’altro giorno Gaia piangeva perché era stata messa da parte da degli amichetti, Samuel l’ha presa per mano e le ha detto “gioco io con te”. Amore profondo, amore allo stato puro, amore incondizionato.

Li ascolto la sera, mentre chiusi in camera in attesa che il sonno prenda il sopravvento ridono e si raccontano segreti che non conosceremo mai, frasi sussurrate che appartengono solo a loro

Sarà sempre così o con gli anni si perderanno per strada? Si guardo abbracciati sul divano, mentre guardano ul libretto e penso che siamo sulla buona strada, poi passano ad altro, trovano un nastrino uguale a 1000 altri e se lo litigano come se fosse la cosa più preziosa del mondo. Sono ancora bambini, penso, mentre chiudendo la porta borbotto “Questa volta ve la sbrigate da soli...”


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.