Memokid camp: in estate si studia giocando

Martedì 19 Agosto 2014

Quanto di quello che si impara sui libri rimane davvero impresso nella memoria? E quanto ci vuole per convincere un bambino a fare tutti i compiti?

Manca meno di un mese all’inizio della scuola e le famiglie italiane sono divise in 2 macro gruppi: da una parte i genitori che, esausti e sfibrati da una lunga estate casalinga (e mai estate fu più casalinga a causa del tempo avverso), contano i giorni che separano dall’inizio delle lezioni con trepidante attesa; dall’altra bambini e ragazzi che vorrebbero risvegliarsi la mattina e scoprire di essere ancora in giugno.

Ma studiare è davvero così noioso? O è possibile studiare e divertirsi contemporaneamente? Ho girato la domanda a Matteo Salvo, esperto in apprendimento rapido, istruttore certificato da Tony Buzan per insegnare le Mappe Mentali® in Italia, amante dei bambini e tanto altro ancora.

Ho fatto una chiacchierata al telefono con Matteo, più che altro cercavo conforto: c’è speranza anche qui? Gaia, 7 anni, si comporta come una normalissima bambina della sua età: ha in mente le corse nei prati, è incuriosita dalla natura, vorrebbe vivere in mezzo ai boschi e ha chiarissimo il concetto di “risparmio delle risorse idriche”, ma i compiti.... i compiti proprio non li vuole fare. La annoiano, mi confida quando insisto perché si metta sui libri. Almeno per un po’. Ebbene la speranza c’è. Il trucco è studiare e divertirsi! Ovvio no? No. E come ci compie questa magia?

Ed è così che Matteo Salvo mi ha parlato MemoKid Camp, un vero e proprio campo scuola in mezzo alla natura: come dicevo, si studia divertendosi.

Come è possibile un tale risultato? “prima di tutto si stabiliscono le regole che devono essere chiare e condivise. Si decidono insieme, nulla viene imposto e tutto si basa sul rispetto. Le regole servono per stare bene e i bambini lo capiscono” mi spiega.

Poi mi racconta le giornate al MemoKid Camp, sveglia la mattina presto, alle 8.00 ginnastica per un risveglio attivo e alle 8.15 colazione.

Alle 9.00 la giornata lavorativa ha inizio. Mi racconta che si alternano 40 minuti di lavoro a 20 minuti di pausa. In questo modo l’attenzione rimane sempre vigile e si impara tantissimo. Alle 12.40 finisce la mattina e ci si prepara per il pranzo. Poi dalle 14.30 alle 17.00 si riprende con lo studio.

Ma non è troppo? Siamo in estate dopo tutto! Chiedo dubbiosa. Mi spiega che lo studio non è mai noioso come in un’aula a scuola, anzi è molto attivo e intervallato da vere attività creative, hanno un piccolo orto in cassetta da coltivare, si corre, e si passeggia in mezzo alla natura... Non è mai noioso e l’attività si plasma intorno al gruppo di bambini, non succede il contrario come invece accade a scuola, dove sono i bambini a doversi adattare ad attività che non appartengono al loro modo di essere.

Alle 20.00 si cena e prima di andare a dormire, alle 21.30 un’altra sessione di studio: questa volta si lavora sulla comunicazione, si impara a parlare in pubblico e ad esporre quanto si è imparato.

Mentre parla Matteo risplende, si capisce anche attraverso le anonime cuffie di un telefono, “i bambini sono incredibili” mi racconta “ricettivi, positivi, entusiasti, propositivi... alla fine di ogni sessione faccio compilare loro un feedback che mi serve per migliorare il campo successivo, i solo suggerimenti sono preziosissimi. Un gruppo ad esempio non amava la ginnastica mattutina e allora abbiamo deciso di provare con dei giretti in bici ed è stato un successo”

Il MemoKid Camp è un'esperienza molto bella e estremamente formativa per i partecipanti. Basta pensare che ciascuno di loro impara cose che la maggior parte delle persone ignora l'esistenza. E' davvero bello lavorare con loro e vedere quanto le tematiche che apprendono facciano per loro un'enorme differenza. A scuola purtroppo le mappe mentali, le metodologie di studio, le tecniche di memoria e di comunicazione non vengono insegnate. Ciascuno cerca di fare del proprio meglio da autodidatta ma nonostante il grande impegno molte volte gli studenti non sono soddisfatti dei risultati ottenuti paragonati allo sforzo di tempo e di impegno impiegato.”

Per chi è interessato a far partecipare i propri figli in seguito alle richieste è stata messa un'edizione extra del MemoKid Camp a Cantalupa dal 24 al 30 Agosto.


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.