Quale sport scegliere? I consigli di una mamma

Lunedì 29 Settembre 2014

Settembre è giunto alla fine, la scuola è iniziata, la solita routine anche.L'unica grande incognita del periodo rimane: quale sport per il nostro bambino?

Non esiste una regola unica, ogni bambino ha le proprie inclinazioni, credo che la cosa più importante sia seguire i desideri dei propri figli senza spingerli in nessuna direzione: non si ottiene nulla. Abbiamo già dato alcuni consigli per aiutare nella scelta di uno sport, ora vorrei raccontarvi la mia esperienza.

Non sono un'esperta sull'argomento (e a dire il vero sono pure poco sportiva) quindi in questo articolo riassumo una serie di considerazioni personali sugli sport che abbiamo provato.

Ginnastica artistica

Perfetta per i bambini della materna, anche se consiglio di partire dal secondo anno. Per i piccolini non è così facile accettare un'attività lontano dalla mamma. Se non si hanno bambini particolarmente intraprendenti consiglio di lasciar perdere: non è semplice per loro accettare di essere lasciati da soli con una maestra (soprattutto se l'inserimento a scuola è stato complicato), a fare gli esercizi proposti. Dal secondo anno si divertono molto di più, hanno più confidenza con il loro corpo e riescono a fare i semplici esercizi proposti con molta più scioltezza.

La ginnastica aiuta la coordinazione: si salta, si corre, si fanno le capriole sui materassi e si prova a camminare sulla trave. Ricordo ancora quando Gaia ha imparato a fare la capriola: era orgogliosissima del risultato ottenuto.

La ginnastica è rigorosamente a piedi nudi, con i calzini antiscivolo, aiuta a percepire il proprio corpo e è l'ideale per i bambini che hanno piccole difficoltà di movimento (a me l'avevano consigliata per Gaia che cammina con il piede leggermente storto)

Teatro

Le attività teatrali sono ideali per i bambini timidi. Permettono loro di prendere confidenza con sè stessi con il proprio corpo e lo spazio che li circonda senza esporsi in prima persona: possono fingere di essere qualcun altro.

Aiutano i bambini a vincere al timidezza di parlare in pubblico, insegnano la disciplina e la concentrazione (se vogliono recitare una parte - anche piccola- devono concentrarsi e impararla).

Con i compagni si crea un profondo cameratismo. Si rispettano le peculiarità degli altri bambini che partecipano al corso e si impara che non si è tutti uguali: ognuno ha caratteristiche che lo rendono unico.

Si impara il rispetto delle persone, delle scenografie, dei tempi e dei costumi, tutte cose che poi saranno utili anche al di fuori del palcoscenico.

Arti marziali

Devo ammettere che le avevo sottovalutate invece la logopedista di Samuel mi ha consigliato di prendere in considerazione l'iscrizione ad un corso di arti marziali.

Scaricano la tensione e aiutano a canalizzare l'aggressività verso qualcosa di finalizzato: questo è quello che sapevo ma non avendo bambini aggressivi non mi ero mai interessata a questi sport.

Ma le arti marziali non sono solo questo: insegnano la calma e la pazienza, spingono i bambini a concentrarsi su quello che stanno facendo: se vogliono portare a termine un esercizio bisogna ascoltare il maestro e ripetere le mosse insegnate. L'ideale per i bambini che hanno la tendenza a distrarsi.


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.