Non togliamo ai bambini il loro Natale

Martedì 09 Dicembre 2014

Questo articolo mi è stato inviato da una cara amica che ha subito di recente una dolorosa perdita. Pur restando anonima ha voluto condividere con noi i sentimenti, talvolta contrastanti, che attraversano il suo animo in questo periodo di festa. Un messaggio di speranza per chi, come lei, si trova ad affrontare il Natale senza una persona importante vicina.

Grazie per le tue parole.

Dopo la perdita di un figlio, quella della propria madre è il dolore più grande che un essere umano possa provare. Lei, l'unica, la sola, l'insostituibile, ad un certo punto non c'è più. Una ferita che non smetterà mai di dare dolore.

E se questo dolore arriva vicino al momento più magico dell'anno, quello in cui ognuno si riavvicina alla magia dell'infanzia?

E così è stato per noi.

Da quest'anno in poi, il Natale che già aveva con il passare degli anni perso il suo fascino, non sarà più quello degli anni scorsi.

Già. Da adulti la magia non è più quella dell'infanzia, ma ora è finita del tutto.

Le luci, i colori, tutto è vuoto e privo di significato, proprio ora che anche la fede più profonda non aiuta ad andare avanti

Ad un certo punto però ti corre incontro una piccola dai capelli biondi e i grossi lucenti occhi azzurri che con l'ingenuità e l'entusiasmo che solo lei può, ti guarda con gli occhi traboccanti di gioia e ti chiede: "allora, quando facciamo l'albero di Natale?"

E tu che vorresti incendiare il mondo, abbassi lo sguardo e scappi via a versare l'ennesimo fiume di lacrime.

La piccola che neanche sa cosa è accaduto e che ignora il vero significato delle parole " la nonna è con gli angioletti", continua la sua richiesta con l'insistenza che solo un bambino sa avere.

Ti fermi e pensi a quando era bello quando anche tu avevi la sua età, quando non avevi altro a cui pensare se non giocare, e il dolore neanche sapevi esistesse. Semmai avevi dei timori ecco che arrivava il "suo" abbraccio a consolarti e a rassicurarti. Certo bei tempi quelli.

Ti fermi.

Rifletti e ti accorgi che non era la vita ad essere diversa, ma la tua percezione di essa. Chi ti stava vicino era pronto a tenerti lontano da qualsiasi cosa potesse turbare la tua tranquilla esistenza di bambino.

Ora tocca a te tutelare la serenità di quel cucciolo di 5 anni che sta chiedendo il suo Natale, di poter vivere la magia del momento più bello di tutto l'anno.

Non puoi negarle la gioia delle luci, l'entusiasmo dell'albero, l'adrenalina dell'attesa. Allora tiri fuori da buon papà, il tuo sorriso migliore, ti inginocchi, le baci la fronte e corri a prendere l'albero che insieme decorate, e quel piccolo sorriso riempie il tuo cuore

Si. Si è grandi quando a Natale invece di chiedere regali, si chiedono le persone, ma non neghiamo ai bambini il loro Natale.


Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.