Perché legare i bambini al seggiolino in auto.

Domenica 10 Maggio 2015

 E’ una lotta che ho dovuto fare anche con i miei, estenuante.

"Ma perché la devo legare? La tengo!"

"Mamma è pericoloso, legala che se papà fa una frenata vola."

"Si ma come la lego si lamenta, non vuole, si sente stretta."

"No mamma, è che sa che tu cedi, con noi è sempre legata e non fiata."

Allora si arriva all’inevitabile:

"Si ma neanche voi eravate legati e non è mai successo niente."

"Mamma davvero non mi interessa quello che succedeva 30 anni fa, se vuoi portare ancora tua nipote in giro con la macchina la leghi al suo seggiolino!"

Con riluttanza... ma si è arresa all’evidenza, sua nipote si lega! Ma, se una certa riluttanza posso anche comprenderla in chi ha preso la patente nell’epoca de “La cintura? Mi serve per tenere su i pantaloni”; non riesco a capirla in chi, nell’era di internet, può scoprire in pochi secondi le conseguenze che può avere la scelta di non legare un bambino.

La tentazione l’ho avuta anche io, e forte, Gaia da piccola aveva una vera e propria avversione per i viaggi in macchina. Una volta, aveva circa un anno e mezzo, ha pianto per due ore filate. E noi, resistendo alla voglia di abbandonarla al primo autogrill, abbiamo passato il viaggio a ripeterci: dai che ora si addormenta. Cosa che in effetti poi ha fatto, una volta arrivati a casa.

Ecco le possibili obiezioni di chi non lega un bambino in auto, giuste? No. La sicurezza prima di ogni altra cosa. 

1. La mia guida è sicurissima. Ok. Ma puoi dire lo stesso anche di chi ti circonda? Potresti venire tamponato, o qualcuno potrebbe saltare un incrocio o frenare all’improvviso davanti a te. Sono tantissime le cose che esulano dalla tua volontà.

2. Solo per questa volta, perché sono in ritardo. Se sei in ritardo, è probabile che guiderai in modo più disattento del solito.

3. Solo per un breve tragitto. Basta uscire da casa, o anche essere nel cortile, non sai mai cosa può succedere. E è proprio quando ci si sente più sicuri che il livello di attenzione si abbassa.

4. Diluvia, se lo lego ci bagnamo tutti! Con la pioggia la situazione sulla strada è critica, si scivola, il tempo di frenata aumenta e soprattutto la strada si riempie di persone che non guidano mai: insicure e quindi potenzialmente pericolose.

E ricordate, può andarvi bene per un milione di volte, però ne basta una per rovinare la vostra vita, senza contare che gli insegnate qualcosa di importantissimo: che con la sicurezza stradale non si scherza, voi siete piloti provetti ok, ma un giorno i vostri figli guideranno una macchina, e copieranno ciò che hanno imparato da voi.





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.