Parco giochi: le regole imprescindibili

Lunedì 18 Maggio 2015

Non so voi, ma per me “sole equivale ad aria aperta”. Con l’inizio della primavera trovarci un casa è difficile e con l’arrivo dell’estata praticamente impossibile: siamo sempre fuori. Si inforca la bicicletta e si va al parco, a volte troviamo compagnia altre volte no, a volte mi siedo su una panchina, io lavoro e loro giocano, ormai non devo fare altro che lanciare qualche sguardo: sono completamente indipendenti.

Il parco, come qualsiasi altro ambiente sociale ha le sue regole, eccole.

1. Al parco non esiste proprietà privata: qualsiasi gioco venga portato al parco viene utilizzato da tutti i bambini presenti, bisogna essere pronti alla condivisione. Per i bambini più timidi è un’ottima occasione per imparare a stare insieme. Per quelli più prepotenti uno stimolo per cercare di essere meno gelosi delle proprie cose.

2. Non tutto quello che viene portato al parco verrà riportato a casa. Già, capita di perdere alcune cose. Palle, macchinine e palette sono gli oggetti che subiscono la maggior incidenza di sparizioni: al pari dei calzini nella lavatrice. Un po’ serve vigilare, dall’altra parte tocca rassegnarsi a questa realtà.



3. Dal parco si torna sporchi, inutile sperare di riutilizzare i vestiti per 2 giorni di seguito. Le macchie di terra e erba sono in agguato, spesso indelebili. Quindi i vestiti nuovi teneteli per un’altra occasione.

4. Da parco di torna sudati: frasi come “non correre che sudi” in un parco giochi sono innaturali.

5. I bambini dal parco tornano stanchi. Se dal parco si torna puliti, asciutti e riposati significa che non si è stati bambini a sufficienza.

6. Al parco si cade e ci si sbucciano le ginocchia, un bambino con le ginocchia sbucciate è un bambino che gioca; quindi un bambino sano e felice. E io ne so qualcosa... ho sempre i cerotti a portata di borsa!

7. Al parco si litiga. A volte è bene intervenire, altre volte bisogna lasciare che i bambini se la sbrighino da soli. Per un’insondabile legge fisica 3 bambine in uno spazio ristretto non sono in grado di convivere pacificamente per un tempo troppo lungo. La chimica è instabile, dopo qualche tempo una viene messa da parte e si rischia l’esplosione (di lacrime)

8. Al parco si ha fame, meglio premunirsi con razioni di cibo e acqua d’emergenza. Altrimenti si rischia di dover correre a casa o di vedere il proprio figlio elemosinare pezzi d pane dalle altre mamme.

E poi? Ci sono altre regole del parco che ho dimenticato?




Ti è piaciuta questa pagina?

Condividila sulla tua rete di contatti Twitter, sulla tua bacheca su Facebook o premi "+1" per suggerire questo risultato alle tue cerchie di Google+. Diffondere i contenuti che trovi interessanti ci aiuta a crescere. Grazie!