Crowdbirthing? Quando si partorisce in compagnia!

Giovedì 30 Luglio 2015

Mai sentito parlare di «crowdbirthing»? No? Allora siete out. In sala parto non volete nemmeno vostro marito? Vergognatevi, non siete alla moda. Dimenticatevi la nascita di un figlio come un momento intimo, il primo in cui voi (tu e il tuo compagno) conoscete il frutto del vostro amore, magari con il sottofondo di una dolce melodia: oggi si partorisce in mondovisione.

L’ultima moda britannica vuole che in sala parto siano presenti almeno 8 invitati (oltre la partoriente e il personale del caso), per... no davvero? Che ci devono fare 8 persone in sala parto? Il tifo? Poi come funziona come in chiesa i convocati di lui da una parte quelli di lei dall’altra? Sono cose importanti queste da sapere, quando di scrivono gli inviti!

Tra gli invitati d’onore ovviamente marito, mamma e, dio non voglia, suocera. Come non immaginare mia mamma che spiega al ginecologo che no, lei non mi ha insegnato ad urlare così e che son testarda fin da piccola e che uindi ho sempre fatto di testa mia? Con un panno in mano ovviamente, che come pulisce lei nessuno mai.

Il problema con la suocera è il tipo di rapporto che avete instaurato nel periodo precedente alla nascita, tenete presente che ogni cosa che direte (contro SUO figlio e contro SUO nipote) potrà un giorno essere usata contro di voi: una suocera non dimentica.

Tuo papà invece lo vorresti accanto, ma è ancora sotto shock dalla notizia che sta per diventare nonno. 8 mesi che metabolizza e ancora non ne è uscito: il tuo unico alleato è fuori gioco.

Poi toccherebbe pure invitare quella zia che non sopporti ma che se non inviti poi ci rimane male. Sperando che non trovi da ridire sul tuo abbigliamento da travaglio (te le sei depilate vero le gambe? Che poi è pure brutto se i tuoi peli sui social si prendono più like di tuo figlio).

Poi non sarebbe male, invitare il tuo capo o il responsabile dell’ufficio a cui vorresti tanto mandare il curriculum. Sai mai come potrebbe prendere un mancato invito, meglio non rischiare. Quindi premunisciti con una bella messa in piega, e un quaderno per gli appunti, dimostra che anche nei momenti di stress hai la piena padronanza della situazione. Sarà una caratteristica che non mancherà di fare colpo.

Per quello che riguarda gli amici invece? Qui in discorso è più complicato perché devi cercare di non rompere i delicati meccanismi dei rapporti di amicizia: se inviti Anna e non Francesca ne avrà a male? E in quel caso cosa potrebbe raccontare in giro? E se Cristina è impegnata sarà il caso di chiedere a suo marito di sostituirla? Mettiamo poi che Sara non avesse modo di venire, potrà fare la delega a qualcun altro? Insomma, il biglietto in sala parto è cedibile? Perché io già la vedo la vicina di casa impicciona che saltella, pronta a rubar e il primo posto disponibile, perché siamo sinceri, raccontare ai dirimpettai il parto in diretta della ragazza del piano di sopra è un’occasione che difficilmente vorrà lasciarsi scappare!




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