"Mamma... ma come funziona la televisione?"

Martedì 01 Dicembre 2015

"Mamma perché....?" "Mamma come...?" Da quando sono diventata mamma è tutto un continuo di domande a cui non so rispondere. L'ultima "Mamma come funziona la televisione?" Ehm... si insomma.... pigi un tasto sul telecomando e la televisione si accende. Per quello che mi riguarda è pura magia, come possano dei fili e dei contatti infilati dentro ad una scatola far trasferire delle immagini per me è pura fantascienza. Eppure Gaia lo vuole sapere.

Così me lo sono chiesta anche io: come è nata la televisione? Come si è arrivati a creare delle immagini in movimento, scaturite, apparentemente, dal nulla? Ho studiato per poter dare una risposta a mia figlia, e lo condivido con voi, perché tanto lo so, che il temuto momento arriverà un giorno anche a casa vostra!

Il cinema è nato nel 1800 grazie ai fratelli Lumière, e questo lo sappiamo un po' tutti, quello che forse non si sa è che l'idea di proiettare immagini in movimento era nata un bel po' di tempo prima, addirittura nel 1646 quando un tal tedesco Athanasius Kircher ha inventato la "Lanterna magica", un apparecchio che servendosi di lenti proiettava ingranditi oggetti disegnati a colori su vetro o altre lastre trasparenti. Tutto nasce da li quindi, ai fratelli Lumière va il merito di aver costruito un apparecchio in grado di trasmettere immagini di vita reale in movimento. Questo fu possibile grazie a 2 fattori.

1. l'invenzione della fotografia
2. il principio di persistenza delle immagini sulla retina.

Ecco qui comincio a vedere sguardi vacui, ma non è difficile, giuro! Il cinema non è altro che una successione di immagini fisse proiettate rapidamente; immaginate di muovere in circolo una candela in in una stanza buia, vedrete un cerchio di luce giusto? Eppure il cerchio di luce non c'è: è solo la singola fiamma della candela che, impressa nella retina rimane li per una frazione di secondo. In pratica quando vedete la fiamma della candela in una posizione lei in realtà è già qualche millimetro più avanti (nel mio caso credo molto più avanti, questo spiegherebbe i miei riflessi scarsissimi). Per questo motivo avete l'impressione di vedere un cerchio continuo.

Il cinema è questo: un insieme di fotografie (fotogrammi), distanti una frazione di secondo uno dall'altro.
Le cose sono migliorate parecchio però negli anni, infatti un tempo le immagini erano decisamente più scattose, ancora ricordo con orrore quando, la nostra professoressa delle medie ci costrinse a guardare la Corazzata Potemkin. Un evento che mi ha formato, letteralmente! Da quel momento non sono più riuscita a guardare un film in bianco e nero.





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.