Evviva la psicomotricità e il movimento!

Venerdì 11 Dicembre 2015

Samuel ha alcuni piccoli problemi con il linguaggio, piccoli perché siamo corsi ai ripari, infatti sono quasi 2 anni ormai che segue un percorso di logopedia. La cosa più difficile è sempre stata quella di fargli fare gli esercizi a casa: si annoia, non gli piacciono, preferisce fare altro, tipo correre e saltare.

Quindi perché non unire le 2 cose? Un giorno ho proposto a Samuel "una sfida". Lui mi avrebbe detto le paroline da ripetere, poi una volta fatto, sarebbe partito di corsa attraverso un percorso deciso in partenza. Praticamente psicomotricità e logopedia in un unico momento! Ora fare gli esercizi di logopedia non è più un noioso momento di studio, ma una divertentissima occasione di gioco.

Sarebbe bello che uno schema del genere venisse proposto anche nelle scuole, spesso per i bambini, stare seduti per tutte quelle ore al giorno è un veroi dramma!

La psicomotricità, comparsa nel contesto pedagogico intorno agli anni '70, sta diventando di anno in anno più diffusa. Oggi sono tantissime le strutture scolastiche, ma che riabilitative e terapeutiche che l'hanno inclusa nel loro programma. Per Samuel è ancora uno dei momenti migliori nell'arco di tutta la settimana alla scuola materna.

Ecco alcuni degli esercizi che si possono proporre anche a casa (e che noi utilizziamo a rotazione, durante i nostri esercizi di logopedia)

  • Camminare all'indietro
  • Camminare lateralmente
  • Correre indietro (di solito nel corridoio, c'è bisogno di spazio!)
  • Correre lateralmente (questo riusciamo a farlo solo nel cortile di casa).
  • Rotolare avanti e indietro
  • Strisciare sui gomiti (il classico passo del giaguaro)
  • Camminare carponi in avanti
  • Capriole (sul lettone)
  • Capovolte indietro (sempre sul lettone)
  • Camminare accovacciati come una papera.

A questi abbiamo aggiunto i salti sul divano. Probabilmente poco educatici, ma che i miei bambini adorano!





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.