Exp16: il racconto della convention 2016

Ricordate che vi dicevamo qualcosa in merito alla Convention 2016 dei network Baby Bazar e Mercatopoli? Ecco Experience 2016 c’è stata, ed è stata davvero un’esperienza a 360 gradi. Non solo un evento formativo, pur denso di spunti interessanti, ma anche un momento di confronto tra di noi.

Due giorni intensi, a tratti faticosi, ma stimolanti e decisamente interessanti, con qualche tratto di follia e allegria che ci rimetteva al mondo.

Solo ascolto di esperti e lezioni di marketing? Assolutamente no. Quello che ci piace di queste convention è l’unione tra teoria e pratica applicabile al quotidiano lavoro in negozio.

Uno sguardo sul mondo dell’usato e nuove strategie.

Se gli scorsi anni avevamo come conduttore e accompagnatore il nostro Alessandro Giuliani, quest’anno siamo stati accompagnati da un gruppo di ‘Performattori’, energici e frizzanti, che prima ti facevano sentire in un villaggio vacanze e poi ti riaccompagnavano da un relatore all’altro.

Se queste erano le premesse le aspettative si sono alzate di colpo. E non sono state deluse Abbiamo aperto Experience 2016 con l’intervento del professor Secondulfo, ancora una volta con noi, che ci ha raccontato da un punto di vista sociologico e culturale com’è cambiato il mondo del riuso in questi ultimi anni e di quanto sia fondamentale il lavoro che stiamo facendo di allontanare l’usato da una concezione di usurato e cheap che non gli appartiene più.

Questo lavoro di valorizzazione e differenziazione è stato poi sottolineato e interpretato dal nostro Lorenzo de Rossi, che ci ha esposto la strategia di marketing del mondo dell’usato Baby Bazar e Mercatopoli. Una strategia che punta ovviamente alla vendita e al profitto, è il nostro lavoro, ma anche alla differenziazione netta da realtà dell’usato che sono estremamente lontane da quella che è la nostra visione di usato di qualità e simile al nuovo.

Dalla teoria alla pratica, nel pomeriggio abbiamo potuto partecipare ai tavoli degli esperti per poi ascoltare la nostra Silvia Dal Corso per la presentazione del piano pubblicitario nazionale, fondamentale per diffondere il nostro messaggio. Silvia Dal Corso ha così concluso la serie di incontri con la presentazione dei risultati e delle soluzioni proposte per il prossimo anno.

La prima giornata non poteva che concludersi con una serata degna di Experience 2016. Una cena in riva al lago di Garda, con vista su un tramonto incredibile e allietata dai giochi e dall’allegria dei Perfomattori ha concluso degnamente la prima giornata di Experience 2016

Sebastiano Zanolli è stato ancora una volta il protagonista della seconda giornata, raccogliendo i resti di una serata di festa, catturando la nostra attenzione e coinvolgendoci in riflessioni sì teoriche, ma anche incredibilmente pratiche. Come nasce un conflitto? Come possiamo gestirlo? Come possiamo trasformarlo in un momento di crescita e in una risorsa? Bazzecole insomma. Ma Sebastiano riesce a rendere tutto più leggero, più facile. Come quando iniziamo a parlare di modelli di consumo maschili e femminili. Facile scadere in banali generalizzazioni, facile anche sbagliare. Quali sono differenze, punti di forza, potenzialità di due modelli di consumo così profondamente diversi?

Due giorni di formazione e non solo

Experience 2016 è stata ancora una volta un momento coinvolgente e denso. Ci siamo divertiti, abbiamo chiacchierato e mangiato. Ci siamo messi in gioco, aggiornando il nostro punto di vista in un mercato in continuo cambiamento, abbiamo ri-scoperto il valore fondamentale della formazione, in cui i concetti che credevamo scontati sono stati mostrati e guardati in modo diverso.

Queste giornate, impegnative, sono importantissime per permetterci di adeguarci alle esigenze delle famiglie. Non siamo solo baby mercatini, offriamo a mamme e papà un modo alternativo di fare acquisti per i propri figli, offriamo l’opportunità di riutilizzare gli articoli che non servono più, ri-creiamo quell’economia circolare, quel cerchio delle mamme che è sempre esistito e che ora ha solo bisogno di essere rispolverato, in un modo nuovo. Tanta roba, davvero.

Ma come riassumere queste due giornate in poche righe?

Lo hanno fatto per noi i nostri Performattori, con una storia particolare: ‘il no ce l’ho già!’. Chi ricorda Ivano Marescotti? Ivano è un attore italiano. Ivano non conosceva l’inglese, ma quando veniva contattato da registi di calibro internazionale, pur non sapendo cosa gli venisse richiesto rispondeva sempre con l’unica parola d’inglese che conosceva: ‘of course!’.

Lui non si è mai posto dei limiti. Lui aveva dei limiti, avrebbe dovuto recitare in un film straniero, ma non sapeva l’inglese. Avrebbe dovuto recitare a cavallo, ma non sapeva andare a cavallo. Ma perché dire no? Lui si è sempre messo in gioco. E sì, gli è andata sempre bene, a volte con enormi dosi di fortuna.

È così che ha recitato in film come ‘Il talento di mr Ripley’ o con registi come Ridley Scott. Avrebbe potuto dire no, ma non l’ha fatto. Ha colto le opportunità quando si presentavano, si è messo in gioco.

Anche noi il no lo abbiamo già, ma cosa succederebbe se, di fronte ad un’opportunità, anche noi dicessimo ‘of course!’?