Orti in condotta: agricoltura a portata di bambino!

Martedì 28 Febbraio 2012

orti in condottaAvvicinare i bambini fin da piccoli ai temi dell’ambiente è facile. Siamo noi grandi che facciamo più fatica! Questo perché le nostre (cattive) abitudini sono difficili da sradicare, mentre loro, grazie all’entusiasmo e alla capacità di adattamento, possono facilmente far diventare un bagaglio “naturale” ciò che imparano a scuola e a casa sul tema degli stili di vita sostenibili.

Una grande opportunità arriva nelle scuole grazie agli Orti in condotta.

Il progetto Orti in condotta di Slow Food è uno dei più interessanti sul tema dell’educazione ambientale perché è decisamente concreto e vissuto dai bambini in modo diretto, senza filtri, senza spiegazioni, senza libri. In Italia è stato lanciato nel 2004 e oggi conta ben 425 ori e 93 condotte coinvolte. È nato negli anni Novanta in California e ora è diffuso in tutto il mondo. Si tratta, afferma Slow Food, – dello strumento principale delle attività di educazione alimentare e ambientale nelle scuole.

Qual è il punto di forza di questo progetto?

Sicuramente la collaborazione tra studenti, insegnanti, genitori e poi nonni e produttori locali: la chiave di tutto è la trasmissione ai giovani dei saperi e dei sapori legati alla cultura del cibo, attraverso la coltura di ortaggi nel rispetto della terra, dell’aria e dell’acqua. Un progetto che fa leva sulle conoscenze e sulle attività pratiche oltre che sulla relazione tra soggetti di generazioni diverse.

Il progetto dura almeno tre anni: durante la prima annualità gli insegnanti seguono delle lezioni sia teoriche che pratiche sull’orticultura e lavorano sulla didattica della scoperta attraverso i sensi. Nel secondo e nel terzo anno, sia in classe che all’aperto, si entra nel vivo dell’educazione alimentare e, il terzo anno, ci si avvicina alla storia dell’alimentazione nel proprio territorio, alla scoperta poi del gusto e dei prodotti tipici.

Entrare nella rete degli orti in condotta è molto semplice: Slow Food ha un ufficio di Educazione del Gusto e molte condotte sparse per l’Italia che avvicinano gli interessati passo passo, offrendo tutte le informazioni e valutando le condizioni.

orti in condotta

Ecco tutte le tappe, così come vengono definite da Slow Food:

• Presentazione di Slow Food e del progetto.

• Firma del protocollo d'Intesa.

• Individuazione dei nonni ortolani.

• Preparazione e realizzazione dell'orto.

• Corso di aggiornamento docenti.

• Incontri informativi con i genitori.

• Organizzazione di mercati ed eventi.

• Visite guidate in aziende agricole, artigiane e in osterie.

• Attività di educazione ambientale, alimentare e del gusto in aula e nell'orto.

I bambini che hanno l’opportunità di vivere il progetto a scuola ne avranno notevoli benefici: il contatto con la terra, la coscienza della provenienza del cibo, la consapevolezza che – come si dice – “la terra è bassa” e quindi è anche un po’ faticoso zappare, seminare e soprattutto curare l’orto, annaffiandolo, togliendo le malerbe, rappresentano delle esperienze uniche che sarebbero di difficile applicazione per i bambini che vivono in città e non hanno a disposizione spazi verdi attigui alla propria casa o piccoli balconi dove coltivare in vaso.

Date anche ai vostri bambini la possibilità di vivere gli orti in condotta!



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