Pediculosi: prevenire e curare

Martedì 03 Luglio 2012

pidocchi bambiniDifficile avere i bimbi in età prescolare (scuola materna, per intendersi) o scolare e non aver mai fatto l’incontro ravvicinato del terzo tipo con la pediculosi. Termine tecnico molto meno angosciante del “pidocchio”, che – non c’è nulla da fare – incute timore, fastidio, paura.

Un tempo era un problema sociale anche rilevante: venivano chiuse le scuole per fermare il contagio e purtroppo si ricorreva anche a metodi di disinfestazione estremamente tossici, come l’uso del ddt.

Ci sono poche informazioni utili da avere nel caso in cui il nostro bambino sia affetto da pediculosi e vanno seguite e rispettate e – soprattutto – niente panico! L’ansia è sempre nemica della logica e del buon senso nella risoluzione dei problemi, specie di questo tipo.

I pidocchi sono dei parassiti che vivono sul cuoio cappelluto, prediligono i capelli lisci e puliti, lasciando indenni pochi bambini. Inoltre, il contagio avviene per contatto diretto e va sfatata l’idea che il pidocchio salti da una testa all’altra.

Come riconoscere nel nostro bimbo la pediculosi?

Il grattamento è il segnale più evidente, ma se nella scuola del nostro bimbo ci segnalano che ci sono stati casi possiamo controllare visivamente: se il contagio è avvenuto da poco è difficile vedere i pidocchi mentre risulta un po’ più semplice vedere le lendini, cioè le uova che in genere si trovano sulla nuca o dietro le orecchie. È molto facile confonderle con eventuale forfora: il consiglio è di armarsi di pazienza, magari alleandosi ad un cartone animato, e osservare ciocca per ciocca i capelli del bambino, aiutandosi con un pettine a denti molto fitti. Le lendini sono molto piccole, biancastre e perlescenti, e non si sfilano facilmente, sono molto radicate al capello, in prossimità de cuoio cappelluto.

pidocchi bambini

Se ne vediamo è opportuno fare il trattamento, che consiste in uno shampoo con insetticida che si fa agire e poi si risciacqua. Dopo il trattamento, con il pettine si eliminano eventuali residui.

Attenzione però: molti antiparassitari presenti sui prodotti antipediculsi sono chimici, quindi si tratta di prodotti di sintesi che nei bambini possono causare dermatiti da contatto o altre irritazioni.

Meglio quindi utilizzare prodotti più naturali, senza insetticida chimico: a volte hanno un tempo di posa maggiore, ma assolutamente gestibile.

Il modo migliore per prevenire l’infestazione è di controllare ogni giorno i bambini, prima di notare che si prudono, anche se in ambienti scolastici è facile che avvenga il contagio.

Se l’infestazione è in atto, possiamo abbinare il trattamento consigliato dal medico con preparati naturali lenitivi e sfiammanti. Ottimi alleati sono l’aceto, anche di mele, l’olio essenziale tea tree oli, la lavanda, l’olio di neem.

Maggiori informazioni sul sito Terra Nuona e su quello del dottor Luciano Schiazza.



newsletter

Vuoi rimanere aggiornato e ricevere, ogni 15 giorni, la newsletter di Baby Bazar? E' gratis! Iscriviti subito!

 

blog bimbi

Ogni Baby Bazar ha un suo blog personale dove trovi eventi ed offerte. Vieni a scoprire le notizie dai blog.