Il pediatra: come sceglierlo

Venerdì 27 Luglio 2012

pediatraIn Italia abbiamo la fortuna di avere a disposizione gratuitamente tramite il servizio sanitario nazionale uno specialista che ci affianca nella cura e nella prevenzione delle malattie dei nostri bambini.

Il pediatra rimane il medico del nostro bimbo dalla nascita fino ai quattordici anni e lo segue sia al bisogno, quando è ammalato, che attraverso i cosiddetti “bilanci di salute”, cioè delle visite periodiche, in cui verifica lo stato di salute del bambino e istruisce i genitori in merito a varie misure di prevenzione: incidenti in casa, corretta alimentazione, vaccinazioni, etc.

All’inizio i controlli sono molto ravvicinati e si fanno a trenta giorni dalla nascita, a tre mesi, a sei, a dodici e poi, via via, una volta all’anno.

Le visite periodiche sono molto utili per valutare se il bambino ha bisogno di eventuali verifiche più specifiche, ad esempio dall’oculista, dall’otorino o dal fisiatra.

Ma come scegliere il pediatra più adatto a noi e alla nostra famiglia? Come orientarsi?

Sicuramente parlare con altri genitori aiuta moltissimo: ci si fa un’idea forse un po’ chiacchierata, ma è uno dei modi più immediati per informarsi, per avere una prima indicazione generica sull’organizzazione, vista dal punto di vista di altri genitori. Ovviamente ci sono altri parametri a cui fare riferimento, in base alle proprie necessità e convinzioni.

Può essere utile, se un genitore è interessato, sapere se il medico cura o meno i bambini ricorrendo all’omeopatia o alla fitoterapia: in caso positivo si avrà sempre la possibilità di richiedere un’alternativa, soprattutto in caso di farmaci o rimedi a cui è necessario ricorrere in caso di malattie di vario genere.

pediatra

Un altro aspetto importante sono gli orari del medico e la vicinanza a casa propria. La maggior parte dei pediatri dedica almeno un’ora al giorno a rispondere a quesiti che i genitori pongono al telefono, offrendo supporto e consigli e valutando la necessità di visitare il bambino. Nel tempo rimanente sono disponibili per visite su appuntamento.

Il fatto che ci sia un’infermiera a supporto del medico è molto importante: filtra il contatto ma rende la gestione dello studio enormemente più organizzata, anche nel caso in cui ci sia la necessità di richiedere semplicemente esami o ricette. Avere il pediatra vicino a casa è importante perché pochi accettano di buon grado di fare visite a domicilio (e se lo fanno in genere il conto è piuttosto salato) e chiedono di portare in ambulatorio anche i bambini con la febbre alta.

Una volta che scegliamo il pediatra facciamo richiesta di assegnazione alla Asl di competenza e, nel caso, ci mettiamo in lista d’attesa.

A mano a mano che il nostro bambino cresce imparerà a conoscere il suo dottore e, come genitori, dovremo appoggiare sempre le scelte del medico, soprattutto in presenza del nostro bambino, in modo da offrire continuità educativa e mantenere alta la sua fiducia nei suoi confronti. Può capitare di non essere del tutto d’accordo su alcune questioni importanti (molti genitori fanno scelte diverse da quelle consigliate, specie in merito ai vaccini, all’alimentazione e allo svezzamento), ma davanti ai bambini è giusto essere sempre coesi e coerenti.



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