Emozioni

Giovedì 31 Gennaio 2013

Emozioni.

Esserne travolti, abbacinati, spesso sconvolti. Averne, darne, provocarle. Subirle.

Cosa sono, realmente, le emozioni?

Già vivere lo è! Un'avventura emozionante che parte dal primo vagito, che continua con la doppia emozione del primo allattamento al seno e, poi, con tutta una serie di scoperte nuove e straordinarie che coinvolgono tutti i componenti. Fino al massimo possibile, quel momento in cui, quasi d'improvviso, senti che ti sta chiamando: "mamma" o "papa" oppure mama, popi, papi!

Ecco, ti riconosce ufficialmente, da quel momento sa chi sei, si affidano a te mamma e a te papà con tutta la fiducia, l'amore, l'emozione.

Si cresce, e si passa un periodo in cui le emozioni sono alquanto fastidiose: i dentini che cadono, i primi giorni di scuola in cui si vive una sensazione terrorizzante di abbandono, i litigi con i compagni, i dispetti di sorelle i fratelli; qualche scappellotto ricevuto o punizioni ingiuste da digerire e così via. E' lo scotto della crescita, quel passaggio che un giorno tutti rimpiangeremo, anche benedicendo lo scappellotto e il dispetto; e ridendo, con l'amico di una vita, per quella volta che ci ha fatto uscire il sangue dal naso.

Chi non ha avuto la compagna o il compagno di classe...vi ricordate....quella con il nastro rosa nei capelli e il nasino all'insù, oppure quello sempre ben vestito, oppure sempre spettinato ma simpatico, oppure.....

Ecco, da lì partono tutta una serie di quelle che, definire emozioni, è come dire che un cazzotto sui denti equivale a una carezza!

Quante tragedie e sofferenze, quanti mal di pancia, quante attese di un sorriso rivolto a te, appostamenti anche solo per vederla, bigliettini, sguardi languidi, passaggi sotto casa e far finta di star lì per caso; quelle strette nello stomaco che impedivano di mangiare, il pensiero fisso che non faceva dormire; infine, gli sguardi preoccupati della mamma che, non potendone fare a meno, sbottava: "Per colpa di quella lì, vero?"

E "quella lì" era chiunque, non serviva avesse un nome.

Per la mamma, erano tutte "quelle lì!"

Crescendo, si ha una percezione diversa del concetto "emozione": ci si commuove per un film, per un libro, spesso di nascosto per non far vedere agli altri quanto siamo piagnoni: "Ma è solo un film!" ti dicono. E poi li vedi, furtivi, che si asciugano la lacrima guardando "Love Story" o "Via col vento."

Quali emozioni sono più forti di quelle del giorno degli esami? La coppia con "paura" ne fa un cocktail da brividi!

Chi ha mai dimenticato le sensazioni pazzesche della prima volta in cui si è fatto l'amore? Magari con la bellissima con il nastro rosa oppure con il simpatico mascalzone perennemente spettinato?

E quelle del primo colloquio di lavoro? Del primo stipendio?

Che storia ci potrebbero raccontare, loro a noi: possono raccontarci di quando le abbiamo nascoste o zittite e che scemi siamo quando facciamo finta di non averne; possono dirci di quante ne abbiamo provocate e a quante persone hanno cambiato la vita.

E, soprattutto, ci possono rivelare del nostro viso stravolto dalla gioia, quando quell'esserino minuscolo ci ha chiamato "mamma" o (aiuto) "papà" per la prima volta! Che emozione!

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Claudio Mattiello

Separato, con tre figli che vivono con la mamma. Ho cinquantatre anni, ma ne dimostro al massimo cinquantadue. Gestisco un Mercatopoli e secondo me è un lavoro bellissimo!

Il mio hobby è scrivere e nei miei articoli cercherò di trasferire le mie tante esperienze di vita, in modo che siano utili a qualcuno. Mi trovate sul sito di Mercatopoli Sant'Egidio.