La routine

Martedì 29 Gennaio 2013

Probabilmente così, il titolo, non vi dice nulla se non suggerire il suo mero significato: consuetudine, di fare o pensare sempre allo stesso modo.

Probabilmente solo ora qualcosa vi balena in testa, un'eco, il ricordo di una giornata particolare che, in quanto tale, si trova in netta contrapposizione con il termine sopra. Continuate a leggere: se per casa vostra s'aggira uno o più nanetti può essere che fra breve, quel flebile fotogramma appena evocato prenderà consistenza trovando un senso ed un significato diverso da quello riportato sui dizionari.

La routine dunque, guai a squarciarla. Guai!!! Soprattutto con i più piccoli: ciò che noi adulti consideriamo come semplici ed ovvi gesti quotidiani per i nostri figli può risultare essere l'equivalente di una sacra ritualità.

Svegliarsi, bere il latte accoccolati fra le braccia della mamma o spaparanzati sul divano a godersi il cartone preferito, devastare la cameretta ponendo tutto a soqquadro, la pipì sul vasino giallo nella medesima posizione a 45 gradi a nord contando sette passi dal box doccia, il pranzo, il pisolino, il parco con gli eventuali G8 genitoriali per evitare crisi "internazionali" perché Y non ha la macchinina, anzi sì, ce l'ha, ma quella del bimbo X risulta essere più luccicante e questo non vuole sganciarla a nessuno neanche per un microscopico giro, il rientro a casa, le lotte sotto la doccia per chi controlla il getto d'acqua, la cena, i giochi serali, la cacca pre-nanna e le coccole della buonanotte.

Avete letto tutto di un fiato? Pochi secondi, l'esatto respiro rilasciato ora può contenere l'odierna esistenza giornaliera del vostro pargolo! Lui necessita dell'abitudine, delle sue "tappe" obbligatorie in passeggiata, delle solite storie o dei libri appartenenti alla categoria "sempre quelli" da sentire o sfogliare all'infinito o di quel cartone che riguarda più volte e ancora una, ed un'altra ancora! É l'unico modo che ha per convincersi che quella realtà, che fino a qualche tempo prima filtrava attraverso Mamma-e-Papá (come due piccoli geni della lampada pronti a soddisfare ogni suo più recondito bisogno esistenziale) ora, sfuggitagli da mano poiché pronto ad affrontar la vita anche da solo, quindi una realtà imprevedibile, non più manipolabile ed aperta ad ogni eventualità, possa in quella ripetitività ritornare sotto al suo controllo.

Provate voi a rompere la routine. Se siete coraggiosi, impavidi e forse incoscienti: fatelo! Vi sento già dire "Tanto cosa vuoi che sia per un paio di giorni, stravolgiamo, orsù, orari ed abitudini.. siam in vacanza no?? Deve abituarsi d'altronde." Ma poi non chiedetevi perché, il vostro angioletto dai riccioli dorati e l'aria stucchevole, all'improvviso, si trasformi in un Gremlins sorpreso a rimpinzarsi il pancino dopo lo scoccar della mezzanotte.. Ah, non capite di cosa sto parlando? Non sapete cos'è un Gremlins?? Non appartenete alla generazione anni'80 o non vi è mai capitato, mentre fate zapping col telecomando in un pigro pomeriggio sotto Natale, di capitare su un canale dove trasmettessero il film? Allora cliccate e cercatelo su youtube e buona visione: almeno non potrete dire che non vi avevo avvisato..

commenta magazine

Sylvia Baldessari Sylvia Baldessari su Facebook

Sylvia Baldessari

Sono laureata in Scienze dell'Educazione e dopo diverse esperienze lavorative ora affronto l'avventura più grande, essere mamma di un vispo bimbetto di tre anni!

Sono appassionata, curiosa, talvolta puntigliosa, ma con la consapevolezza che sorridere aiuti e che il dialogo sia la chiave per conoscere questo nostro mondo. Curo la Pagina Facebook Il Piccolo Doge dedicata all'educazione.