I promessi Lego

Giovedì 21 Febbraio 2013

Questa volta non è opera mia ma questi ragazzi hanno realizzato qualche cosa che vale la pena di guardare: I Promessi Lego.

Lascio la parola Marco che, gentilmente, ci ha rilasciato questa intervista.

 Presentatevi:
Siamo Marco e Letizia, due giovani universitari di 20 anni. Studiamo entrambi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e frequentiamo il secondo anno della facoltà di Linguaggi dei media (Marco) e di Economia dei beni culturali (Letizia).  

Com'è nata l'idea?
L’idea è nata in una giornata calda di luglio. Avevamo appena concluso la sessione d’esami e dovevamo passare ancora qualche giorno a Milano prima di partire per le vacanze.
Così, per sfruttare in modo intelligente il tempo a nostra disposizione, abbiamo deciso di realizzare un video in stop motion. La tecnica dello stop motion ci ha permesso di mettere insieme due nostre grandi passioni: il cinema e la fotografia.  

Chi ha coinvolto?
Per la stesura del testo, ci siamo affidati a Fabio Figiaconi, universitario di 20 anni che studia Storia presso l’Università Statale di Milano. Abbiamo chiesto il suo aiuto perché conoscevamo le sue grandi capacità di scrittura. Lo ringraziamo molto perché ha dovuto scrivere diverse versioni e ci ha lavorato per tanto tempo.
Poi, collaborando tutti e tre insieme, siamo arrivati alla stesura definitiva del testo.
Per realizzare il plastico della città, ci ha dato una grande mano la mamma di Letizia, Franca Malagò, la quale ci ha recuperato tutti i Lego che si trovavano in scatoloni in cantina a prendere polvere.
Per quanto riguarda le musiche, abbiamo coinvolto Federico Andreotti. Per noi era molto importante la musica perché doveva dare determinate sfumature al personaggio e alla scena. La sua grande preparazione musicale ci ha permesso di ottenere gli effetti che volevamo.
La voce appartiene a Filippo Ponte, che è il fratellino di un nostro amico. Filippo è stato davvero bravissimo, è riuscito ad avere un’impostazione da narratore perfetta.
Inoltre, dobbiamo ringraziare Clemente De Muro e Davide Mardegan, fondatori della CricFilm.
Ci hanno dato preziosissimi consigli in fase di realizzazione e di montaggio. Siamo stati davvero contenti di essere stati aiutati da questi nostri amici. Hanno fatto tutti un grandissimo lavoro e, senza il loro aiuto, sicuramente il video non sarebbe piaciuto a nessuno.

 

Perchè Manzoni?
Volevamo raccontare una bella storia, una storia che fosse vicina a tutti. Volevamo una storia  che fosse semplice ma allo stesso tempo forte. Così abbiamo pensato a una storia d’amore. Da lì si è accesa una lampadina, forse aiutata anche dal fatto che alcuni giorni prima si era sposato il fratello di Marco.  

Come lo avete realizzato? Abbiamo costruito interamente noi la città. Ci siamo serviti di lattine, rotoli di carta igienica, scatole di cibi alimentari, e qualsiasi cosa trovassimo in casa.
La tecnica che abbiamo adoperato è quella dello stop motion, una tecnica tanto antica quanto attuale. Lo stop motion consiste in una serie di fotografia tutte messe in sequenze, in questo modo otteniamo il movimento. Dunque prima di scattare ogni fotografia, dovevamo muovere gli omini Lego. In totale alla fine abbiamo scattato 1067 foto, di queste però solo alcune sono state utilizzate perché non volevamo che il nostro video fosse eccessivamente lungo.
Per realizzare l’intero video abbiamo speso soltanto 2 euro, usati per comprare le tempere

Quanto tempo per la realizzazione?
Per la costruzione della città e le riprese ci abbiamo messo una decina di giorni, lavorando solo il pomeriggio.  

Quanto invece per il montaggio?
Per il montaggio diverse settimane. Oltre a mettere tutte le foto in sequenza, nel montaggio bisognava capire quali erano le cose inutili da eliminare. Il rischio era quello di avere un video lungo e quindi noioso.
Così tagliando e ritagliando, alla fine siamo arrivati a questa versione da 4 minuti.
Poi la post-produzione ha richiesto anche lì qualche settimana.  

Ne realizzerete altri?
Non lo sappiamo ancora con certezza. Sicuramente ci siamo divertiti molto a realizzarlo, anche se un lavoro così mette a dura prova la tua pazienza.

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Valentina Scuteri Valentina Scuteri su Facebook

Valentina Scuteri

Sono Mamma di un monello di 3 anni, moglie di un papi geometra e grafica part-time.

Amo il riciclo creativo, creare semplici progetti a costo zero (o quasi) ed è anche di questo che vorrei parlare nel magazine Baby Bazar. Inoltre, curo il blog:Mami chips & crafts.