Il bello del camper, una vacanza itinerante....

Domenica 28 Aprile 2013

E' stata una scelta ponderata, non è che una mattina ci siamo svegliati e abbiamo pensato "potremmo prenderci un camper". Anzi, sebbene fosse nei nostri sogni e pensieri da anni (ciclicamente tutte le primavere tornava in auge il pensiero: "sono così belle le vacanze in campeggio... ma il bungalow ha un costo proibitivo come possiamo fare?") non rientrava minimamente nelle nostre speranze: un camper è per "ricchi" mica per una famiglia di medio spiantati come noi.

Abbiamo vagliato tutte le possibilità, in uno scambio domestico di battute che ormai aveva un ciclo collaudato:

Loris: che bello che sarebbe avere il camper come i tuoi. Peccato sia completamente fuori dal nostro budget!
Io: Magari però una roulotte? Stesse comodità, stessa funzione, prezzo inferiore!
Loris: Si potrebbe essere un'idea, però vuoi mettere il camper? Ti svegli la mattima guardi il tempo e parti all'avventura!
Io: Si la roulotte è più complicata, prendi attacca, specchietti, sposta, metti al posteggio, livella... (in realtà parlavo per sentito dire, non che avessi la minima intenzione - o anche la minima idea di come - attaccare uno specchietto o altro)
Loris: ... e poi in strada mica è comoda, e la nostra macchina, poverina, tira quel che tira,  vecchia e scassona.. i freni non reggono il peso anche di una roulotte...
Io: E la tenda? Ce ne sono davvero di grandi e bellissime, più spaziose del nostro appartamento!
Loris: Neanche sotto tortura!
Io, imperterrita: Il carrello tenda allora! Lo possiamo pure parcheggiare nel garage!
Loris: Neanche dopo morto!
....

Le cose sono proseguite così per circa 5 anni, tutti gli anni quasi ci convinciamo per la roulotte, anche se poi spese impreviste ci hanno sempre fatto desistere (sei incinta come facciamo? Hai chiesto un part time, mica ci possiamo permettere spese con lo stipendio dimezzato! Abbiamo una figlia e aspettiamo il secondo... no no no! Abbiamo 2 figli e sei disoccupata, peggio di così cosa c'è?).

Insomma problemi, ansie, dubbi, paura ci hanno accompagnato per anni fino allo scorso autunno, poi la speranza di un nuovo lavoro, la consapevolezza che quei soldi che tenevamo da parte "per le emergenze" non avrebbero mai fatto la differenza (nel caso di una emergenza vera) e la voglia di far passare degli anni indimenticabili ai nostri figli hanno avuto il sovravvento: abbiamo iniziato a cercare un camper!

Subito ci siamo accorti che molti dei nostri pensieri che ci avano fatto tribolare per tanto tempo erano infondati.

Camper ce ne sono davvero di tutti i prezzi, e accontentandosi di qualcosa di usato, un po' vecchiotto e magari con un motore non proprio "ruggente" si riesce a prendere qualcosa di carino.

L'assicurazione non è così proibitiva come pensavamo (ci sono un sacco di agevolazioni e tariffe apposite per i camperisti), il bollo è pressochè ridicolo... Il problema maggiore alla fine risultava essere il rimessaggio per chi non ha la fortuna di avere uno spazio da poter dedicare al camper (non lo avevamo!).

Una volta trovato è iniziata la trafila vera, essendo usato (molto usato) aveva bisogno di qualche piccola sistemata di cui si è occupato mio marito mentre io ero tutta presa a comprare e adeguare le cose per riempirlo e personalizzarlo. E' stato un lavoro che ci ha preso mesi, tante modifche, cose da aggiustare, sistemare e aggiungere, coperte, lenzuola, asciugamani, piatti, tavolo, fornello, sedie... tante cose che nel corso di un inverno lo hanno trasformato da "un camper" a "il nostro camper" e settimana scorsa il nostro primo viaggio!

Adoro le vacanze in campeggio, fanno parte del mio retaggio (ho passato anni in vacanza in roulotte), e penso che siano meravigliose per i bambini. A Gaia non pare vero di potersi "allontanare" per andare alla ricerca di amiche con cui giocare, e anche una semplice pasta in bianco mangiata fuori, con il solo che scalda i piatti e la brezza che sposta i bicchieri ha tutto un altro sapore. 

Certo non è per tutti: se l'idea di vivere in uno spazio ristretto senza aria condizionata, e senza le comodità di casa ti fa venire l'orticaria il campeggio non fa per te. Neanche se la vacanza è trovare il pranzo pronto, il letto fatto e il bagno pulito.

Ma se tutto questo non ti spaventa e anzi ti fa scendere un brivido d'emozione lungo la schiena, sei già a buon punto per prendere in considerazione una vacanza itinerante...

Noi ci abbiamo provato! Come è andata? Ve lo racconto la prossima volta!

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Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.