Venezia è un pesce – Tiziano Scarpa – Ed. Feltrinelli

Martedì 28 Maggio 2013

Ho vissuto a Venezia per quasi 10 anni e là ho lasciato il mio cuore… è una città strana, difficile, ma se impari a conoscerla oltre gli schemi del turismo mordi e fuggi, oltre gli scorci da cartolina che ti offre una gita sul vaporetto, non puoi non innamorartene perdutamente... Almeno questo è quello che è successo a me!

Quest’anno per i nostri 10 anni di matrimonio ci siamo regalati un week-end a ritroso nel tempo, per far conoscere alla nostra piccola pulce un pezzettino importante del nostro passato… Treno low-cost, alloggio… beh, mi direte che trovare un alloggio low-cost a Venezia è impossibile… e invece no! Nella casa dello studente dove per tanti anni ho abitato, adesso c’è un’area dedicata ad un ostello permanente… Cercate sul web Ostello Santa Fosca e troverete un posto in pieno centro storico, accogliente e assolutamente abbordabile…

Ma sto divagando come sempre! Preparando il viaggio mi son posta il problema di come riuscire a far vedere alla mia bimba Venezia non come un noioso museo a cielo aperto, ma come una città, nonostante tutto, viva e vitale… come farle capire, a soli 5 anni, la particolarità di un posto dove le macchine sono bandite e la vita ha un ritmo davvero diverso…

Così ho chiesto un po’ di consigli ad amici veneziani e ho bazzicato un po’ per il web… poi in libreria mi sono imbattuta in “Venezia è un pesce” di Tiziano Scarpa (ed. Feltrinelli). Mi ha incuriosito subito, anche se non era esattamente quello che stavo cercando… Ho cominciato a leggerlo in piedi, in mezzo al negozio, e mi son resa conto che dovevo portarlo con me!

Dove stai andando? Butta via la cartina! Perché vuoi sapere a tutti i costi dove ti trovi?” Uno dei primi suggerimenti che Tiziano Scarpa da ai viaggiatori è quello di “perdersi per Venezia”… esattamente quello che feci io nei miei primi giorni tra calli e campielli… dimenticare i cartelli gialli che ti indicano la direzione per raggiungere Rialto, Piazza San Marco o l’Academia… tanto prima o poi ci si arriva comunque!

Perdendosi tra le strade strette si sentono odori, si vedono scorci che i percorsi tradizionali per turisti non lasciano neppure lontanamente immaginare… Leggendo questo piccolo romanzo, ho potuto respirare l’aria che mi era famigliare, trovare un modo per farla vivere anche alla piccola pulce e sdrammatizzare un po’ quell’idea di museo a cielo aperto che tanto piace a chi solitamente descrive Venezia a un turista…

Se cercate una guida completa alla città sicuramente questo libro non fa per voi, ma se volete provare a sentire la città, come la sentono i suoi abitanti, se volete provare a farvi incantare e ad innamorarvene nel profondo, sicuramente queste pagine vi aiuteranno!

Venezia è un pesce. Guardala su una carta geografica. Assomiglia a una sogliola colossale distesa sul fondo. Come mai questo animale prodigioso ha risalito l’adriatico ed è venuto a rintanarsi proprio qui?

Poteva scorazzare ancora, fare scalo un po’ dappertutto, secondo l’estro; migrare, viaggiare, spassarsela come le è sempre piaciuto: questo fine settimana in Dalmazia, dopodomani a Istanbul, l’estate prossima a Cipro. Se si è ancorata da queste parti, un motivo ci deve essere. I salmoni si sfiancano controcorrente, si arrampicano sulle cascate per andare a fare l’amore in montagna. Balene, sirene, polene vanno a morir nel mar dei Sargassi. Gli altri libri sorriderebbero di quello che ti sto dicendo. Raccontano della nascita dal nulla della città, la sua strepitosa fortuna commerciale e militare, la decadenza: fiabe. Non è così, credimi. Venezia è sempre esistita così come la vedi, o quasi.”

Le foto ci sono state gentilmente concesse dalla pagina Gondole e Gondolieri. Grazie di cuore!

commenta magazine

Francesca Lucarini Francesca Lucarini su Facebook

Francesca Lucarini

Sono una mamma lavoratrice che nei ritagli di tempi ama pasticciare, sperimentare, creare riciclando. Sono una persona solare con grande fantasia e voglia di esperimenti creativi.

Nel magazine di Baby Bazar parlo delle mie creazioni e dei miei esperimenti creativi, così come faccio sul mio blog Mamma Fra.