Giochi di una volta: i sette tappi

Mercoledì 26 Giugno 2013

Saranno i ricordi che rendono tutto più bello. Da piccini giocavamo con tutto, avevamo la fantasia di immaginare e inventare i giochi.

Ogni attimo era quello giusto per correre all’aria aperta, sotto il sole e assetati per bere una coca cola, di quelle piccole, in bottiglia di vetro il cui tappo finiva nella scatolina dove venivano raccolti per il nostro gioco, quello più amato.

Il gioco dei sette tappi.

Più ne eravamo a partecipare, più ci divertivamo.

Sistemavamo una pila di sette tappi, quelli da birra o della coca-cola in vetro, in genere cercavamo quelli più variopinti per dare un tocco di colore. Dopo averli sistemati ad una certa distanza li colpivamo con un tiro di palla, i tappi cadevano e noi scappavamo.

Il giocatore che rincorreva gli altri con la stessa palla doveva colpire tutti i partecipanti fino ad eliminarli uno ad uno nel frattempo i giocatori dovevano rimettere a posto la pila dei tappi.

Se risistemati tutti, si iniziava da capo altrimenti l’ultimo colpito era il nuovo giocatore che avrebbe rincorso il resto dei partecipanti.

Altro meraviglioso gioco era quello delle biglie sui tombini della strada. Al massimo due o tre partecipanti. Biglie colorate che sui tombini stradali in ferro che si presentavano ondulati, si rincorrevano al tocco di due dita che scocchiavano.

Il bello di questo gioco erano proprio i colori delle biglie, in vetro trasparenti e poi quelle colorate.

 

Articolo scritto da Antonella Vitrone, che si racconta così "Sono diventata mamma per ben tre volte. La new entry, solo 21 mesi, è arrivato inaspettatamente e con un cromosoma in più ma lui è il mio più bel capolavoro. Sono positiva e solare, un po’ diffidente ma molto disponibile. Amo la musica e mi diletto a scrivere. Nel mio blog Coloridellamore parlo della sdD in modo colorato poiché una vita a colori è più facile da vivere ma soprattutto cerco con i miei racconti di sfatare al riguardo qualche mito e di fare informazione. Qui mi occuperò di disabilità, pregiudizi, discriminazioni e luoghi comuni."

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Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.