Giovedì 18 Luglio 2013

Il Royal Baby si fa attendere, come le vere star, fa impazzire giornalisti e cameraman che attendono fuori il St. Mary’s Hospital per non perdere l’arrivo di Kate e famiglia e, diciamolo, spazientisce anche un po’ la nonna Elisabetta, che ad una bambina che le chiedeva se avesse preferito un nipotino o una nipotina, ha risposto con una battuta: “Purché nasca in fretta, devo andare in vacanza”. Rispecchiando, diciamolo, anche l’opinione comune tra gli operatori dei media.

Nonostante se la prenda comoda (per fortuna almeno Madre Natura sembra non voler sottostare alle logiche dello show business), il royal baby sta già contribuendo al bilancio dello Stato: tra gadget a lui dedicati e con l’afflusso di turisti che sta attirando, secondo alcuni analisti il regale erede apporterebbe all’economia britannica un impulso di circa 280 milioni di euro. Senza contare altri 42 milioni di euro per i gadget venduti fuori dai confini inglesi e le scommesse che ruotano intorno al neonato:

Quanto peserà? L’ipotesi più accreditata si aggira tra 3,2 e i 3,6 chili.

Di che colore avrà i capelli? Chi punta su un “pel di carota” come lo zio Harry porterà a casa un bel gruzzoletto.

Quale sarà il suo nome? Alexandra, se femmina, è il nome più quotato, tanto che per ogni sterlina puntata se ne vincerebbe solo 1,25. C’è chi azzarda David come nome per un principino, così come Beckham aveva predetto scherzando: in questo caso la quota per le scommesse è di 33/1. Sempre rimanendo in tema calciatori, c’è anche chi ha scommesso su Kai, nome usato da Wayne Rooney per il suo primogenito. Volete seguirli? La puntata è data 50/1.

Non solo. Il royal baby detta già tendenza: c’è da scommetterci che per molte famiglie inglesi, ma non solo, le scelte di Will e Kate per quanto riguarda il nome, il passeggino o l’abbigliamento saranno un modello da emulare. Chi conosce bene la giovane coppia reale tende a ipotizzare che le scelte di Will e Kate saranno molto “modeste” rispetto a quanto potrebbero permettersi. Finora a entrambi è sempre piaciuto apparire il più vicina possibile alle coppie “normali” (quelle che davvero potremmo definire REALI), ispirandosi a principi di semplicità ed evitando di risultare eccessivamente griffati o ricercati.

Anche per quanto riguarda la stanza del bambino ad esempio, stando alle parole di Lucinda Croft, titolare del negozio che anni fa ha progettato le camere di William ed Harry, la coppia punterà su uno stile semplice e funzionale, niente fronzoli, drappi o culle romantiche piene di Swarovski. Piuttosto uno stile lineare: una sedia comoda per la mamma, un semplice fasciatoio e colori neutri, banditi il blu e il rosa. Come molte altre famiglie, infatti, Will e Kate potrebbero privilegiare uno stile unisex che possa essere riadattato per un secondo figlio di sesso differente dal primo.

Intanto le famiglie di comuni mortali si limitano a seguire le vicende del pupo che sembra non arrivare mai. Questo per lo meno vale per chi, come me, guarda i due rampolli una certa simpatia: rappresentano la mia amata Inghilterra, non sono la solita coppia calciatore-ballerina e in più sono cresciuta negli anni in cui Lady D spopolava e trasmetteva tramite i media importanti messaggi di solidarietà e umanità. Se poi qualcuno ha la febbre del collezionismo (come la sottoscritta, con gran disperazione di mio marito) o vuole semplicemente dare un tocco regale alla casa e al proprio pargolo, i casi sono due: o vi unite all’orda di turisti che si accaparreranno qualche souvenir dell’evento in giro per Londra o date un’occhiata sul web, dove già spopolano i prodotti “griffati” ispirati al piccolo erede: dai ciucci ai cuscini, dalle tazze ai vestitini per cani (sì, anche quelli), dalle cover per iPhone alle tutine da bebè. Ad esempio basta dare un’occhiata al sito JoJo Maman Bebè, con una vera e propria collezione di prodotti per bambini dai prezzi contenuti, che si aggirano tra i 7 e i 20 euro.

Ovviamente per me il solo principe venuto al mondo quest’anno è il mio nanetto ma un’occhiatina vale la pena darla, in fondo.

commenta magazine

{eio_extracode|authbeatricemoraldi}

{eio_extracode|bbsharefb}

{eio_extracode|adsense-bbmag-bottom}