Pio Pio pulcini al museo al Muse per conoscere le uova

Lunedì 09 Marzo 2015

Devo fare una confessione: da piccola ho provato a covare un uovo, diverse uova a dire in vero, dato che, dopo un po', andavano sempre inevitabilmente rotte (ad un certo punto mia mamma ha iniziato a darmi uova sode, giusto per limitare i danni).

Portavo sempre con me il mio uovo, lo tenevo al caldo dentro una scatola delle scarpe rivestita da scamoli di stoffa e carta da cucina (ero pur sempre una bambina), gli avevo dato anche un nome, che però non ricordo, ma poteva essere benissimo qualcosa tipo "Ovettina", "fragolina" o semplicemente "pulcino" secondo la mia personale moda del periodo.

Ovviamente Pulcino non è mai nato e come tutte le cose da bambini, dopo un po' il gioco ha perso interesse.

Ma le uova mi hanno sempre affascinato, un piccolo nucleo al cui interno sta nascendo una vita. Necessitano solo di calore, per il resto sono autosufficienti, Un vero miracolo.



Sembra quindi creato appositamente per me, l'ormai tradizionale appuntamento del Muse, museo Trentino delle scienze, "pulcini al Museo". Un appuntamento fisso di ogni primavera, un modo per permettere ai piccoli visitatori di conoscere il magico mondo dei pulcini. In una grande incubatrice è possibile ammirare queste uova che nel giro di qualche giorno si schiudono, svelando la sorpresa al loro interno: un piccolo pulcino.



Dal 7 marzo fino al 6 aprile, al Muse si respira appieno l'atmosfera primaverile, grazie a questi pulcini e al tenero racconto di mamma gallina "E' nato prima l'uovo o la gallina?" dedicato all'evoluzione dell'uovo e della vita.

Ma potevo scrivere un articolo del genere senza informarmi sulla sorte dei piccoli pulcini? Assolutamente no, quindi mi è stato assicurato dal personale del Muse che i pulcini una volta terminata la mostra vengono adottati o riconsegnati al loro allevatore. Che si occupa di loro fino all'età adulta, quando saranno pronti anche loro a dare la vita ad altri pulcini.





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.