Allattamento e sensi di colpa

Domenica 28 Giugno 2015

Poche cose come l’allattamento sono in grado di far nascere alleanze, fazioni e guerre civili: da una parte ci sono le estremiste della tetta, quelle che "allatto sempre e comunque", dall’altra parte “le mamme da biberon” quelle che l’allattamento non lo hanno neppure preso in considerazione ma che, al settimo mese di gravidanza, hanno già pronto nell’armadietto di casa una confezione di latte in polvere.

E poi ovviamente c’è un intero universo nel mezzo, mamme che cercano di fare il meglio per il proprio bambino con i mezzi che hanno a disposizione. Quali sono questi mezzi? La loro cultura, il percorso personale di crescita, le emozioni che hanno spinto a diventare madre, le informazioni (spesso contraddittorie) che arrivano durante la gravidanza, e in un secondo momento, la salute di mamma e bambino.

Qualsiasi sia la scelta fatta, sia che stia ad un estremo o nell’altro e sia che si trovi nel mezzo, una cosa la accomuna a tutte le altre mamme: la certezza che sia la scelta migliore che abbia potuto prendere.

La cosa migliore che possiamo fare per i nostri bambini è metterci in discussione, essere pronte a cambiare idea e soprattutto essere disposte a guadare le cose da un altro punto di vista.

Parlare di allattamento è sempre complesso. Parlare di allattamento senza far sentire in colpa le mamme che, per una serie di motivi, hanno dovuto o voluto interromperlo e difficile, ma è importante dare tutte le informazioni in modo che, qualsiasi sia la strada che si intraprende, la scelta sia ragionata, consapevole e priva di sensi di colpa.

Quando si parla di allattamento è importante informare le mamme, sono fin troppe le pubblicità che tendono a far passare il messaggio che “allattare al seno fa bene, ma anche l’allattamento artificiale non è da meno”, è un messaggio sbagliato, perché una mamma, per poter fare una scelta consapevole, deve essere informata su tutti i rischi che possono nascere con un surrogato all’allattamento. Solo in questo caso si puù parlare di una scelta ragionata.

La madre che non ha allattato, se informata correttamente, potrà smettere di incolparsi e di sentirsi meno mamma e avrà a sua disposizione gli strumenti per fare scelte diverse nel caso di un allattamento successivo; la madre che ha allattato si sentirà rafforzata nelle sue scelte; la madre che non ha scelto l’allattamento, lo farà assumendosi consapevolmente i rischi della sua scelta.

Smettiamo di giudicarci, chiediamo invece che ci siano date tutte le informazioni, e viviamo le nostre scelte serenamente.

Se hai bisogno d'informazioni puoi contattare La Leche League Italia, cercando la consulente a te più vicina:





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