Inside Out, quello che penso

Lunedì 19 Ottobre 2015

Di Inside Out, il film della Disney uscito questo autunno al cinema se ne è detto di ogni, per questo motivo ho deciso di dire anche la mia. A noi è piaciuto parecchio, è un film che racconta le emozioni e i ricordi in maniera semplice (a volte pure banale, ma credo che sia parte della sua bellezza) e che tocca varie corde in modo da essere allo stesso tempo divertente e nostalgico.

E' stato accusato di essere superficiale, perché la psiche umana è qualcosa di più della interazione di 5 emozioni. E' vero, si potevano insierire anche le altre, ma in quel caso sarebbe diventato un trattato di psicologia che sicuramente persone come Freud avrebbero adorato ma che, immagino avrebbe annoiato i più.

Insomma guardiamo i cartoni per quello che sono: intrattenimento!

Ecco le emozioni presenti.

Gioia. Felice, ottimista, positiva. Non si lascia abbattere da nulla e riesce a vedere il bello di ogni situazione. Insomma Gioia sono io in un "sabato mattina d'inizio estate" quando devi solo aprire la finestra, assaporare l'aria e fare programmi!

Gioia è un'emozione semplice infatti è la prima che si presenta. Non ha bisogno di motivi per essere felice. Lo è e basta.

Tristezza. Tristezza viene lasciata da parte per praticamente tutta l'infanzia per diventare una componente principale nell'adolescenza. Insieme a Rabbia ovviamente. Tristezza avvolge tutti i ricordi ricoprendoli da una patina di malinconia, è la mattina dopo Natale, quando le feste sono finite e è ora di mettere via le decorazioni. O un lunedì mattina di settembre

Disgusto altrimenti detto "Schifezza" da Samuel. Lei è l'emozione che ci tiene ancorati a terra, quella che impedisce di partire all'avventura senza conoscere quello che incontreremo. E' grazie, o per colpa di (a seconda dei casi) che ci preoccupiamo di quello che gli altri pensano di noi. Ci permette di essere parte di qualcosa, ma se prende il sopravvento quel "qualcosa" diventa tutto quello che siamo. Disgusto è quella zia che... si dai che l'avete avuta tutti quella zia li!

Paura. Ciò che ci spinge ad essere prudenti a non fare passi pericolosi è anche grazie a lei se la razza umana si è evoluta: perché possiamo anche essere entusiasti finché vogliamo ma se non riusciamo a capire quando una situazione è pericolosa difficilmente potremo raccontare le nostre prodezze a qualcuno. Paura è una mamma apprensiva. Una corda legata in vita, il cuscino su cui si cade quando di fanno i primi passi.

Rabbia. Rabbia è puro istinto, la nostra parte più profonda. l'azione senza ragionamento. Ha bisogno di essere mitigata dalle altre emozioni, E' importante e vitale ma se prende il sopravvento ci può far fare cose di cui ci potremmo pentire.

Rabbia è una corsa ad occhi chiusi, un salto nel vuoto senza pensare al paracadute.
Questo è quello che ho pensato io guardando il film, a voi che emozioni ha scatenato? e nei vostri bambini?





Stefania D'Elia Stefania D'elia su Facebook

Stefania D'Elia

Sono mamma di 2 bambini di 5 e 3 (quasi) anni. Sono stata per anni un’impiegata, poi un licenziamento e la mia vita è cambiata.

Ho scelto di cavalcare gli eventi e ho iniziato a scrivere; di me, di noi, delle mamme. Ho gestito per mesi un magazine on-line, ho un blog personale e scrivo articoli che parlano di donne e famiglia su www.trentoblog.it e ora sono alla ricerca di nuove sfide.