Inimitabile Barbie: vendi le tue bambole usate

Martedì 26 Aprile 2016

Barbie usateTu che Barbie avevi? Io avevo la Barbie astronauta. Mappe, tuta spaziale rigorosamente dotata di stivali al ginocchio tacco 12, casco. La adoravo. Era sfacciatamente anni ’80, quel femminismo Mattel in cui la donna poteva fare tutto, ma con i tacchi, a cui non credeva nessuno.

Ma a me che importava del femminismo in fondo? A me interessava solo avere tanti vestiti per ma la mia Barbie e poterla pettinare e acconciare a mio piacimento. Perché nello spazio Barbie non ci andava certo spettinata!

Vendi la Barbie che tua figlia non guarda più con Baby Bazar

vendere Barbie usata

La bambola più longeva eppure sempre uguale a se stessa (o forse no… ma ne parliamo dopo), la più eclettica, il cui guardaroba farebbe invidia a Carrie Bradshaw, la Barbie non accenna a perdere un colpo.

Scommetto che anche la tua bimba l’adora. Certo ci sono le Monster High e le Winx, ma nessuno ha il suo carisma inimitabile! Poi succede l’incredibile. Dalla sera alla mattina la tua principessa passa dalla Barbie allo smartphone. La cartella, le magliette, i gadget di barbie non fanno più per lei. È cresciuta!

Amore di mamma. Beh è una preadolescente, altro che amore di mamma! E tu che fai con le sue Barbie? Puoi portarle in conto vendita nel tuo Baby Bazar di fiducia. Lo sai cosa cercando le bimbe che vengono a Baby Bazar?

  • Bambole Barbie, ovviamente. Tutte, dalle più recenti alle più famose, anche di qualche anno fa, rispolvera la tua soffitta. Se non sono le figlie a cercarle, credimi, ci sono le mamme!
  • Accessori (vestiti, scarpe, case, veicoli,…)
  • Gli amici di Barbie, vogliamo mica dimenticarci di Ken. Pare che i due siano tornati insieme.
  • Gadget (cartelle, astucci, cancelleria, giochi da tavolo e creativi,…)
  • Abbigliamento, scarpe e borse tutti firmati Barbie

Barbie diventa più umana, finalmente

Bambole usate

Barbie è così, o la ami o la odi. Può essere il simbolo del femminismo o l’icona di ragazzine troppo magre. Su di lei ne sono state dette di ogni, come di ogni diva. Nel bene e nel male. Eppure è un semplice giocattolo. Oppure no?

La Mattel ha deciso di giocarsela così: creando una serie di bambole più vicine alla realtà, alte, basse, magre o formose. Ebbene sì. Anche Barbie perderà la sua forma longilinea e quasi perfetta (per una bambola) per avvicinarsi di più alla realtà e sfatare quel mito di bambola che istiga all’estrema magrezza. Come se fosse lei la causa di tutti i problemi.

E poi davvero dobbiamo mettere l’accento sulle forme imperfette, dichiarandole appunto tali, modificando una bambola iconica…perché? Io non l’ho ben capito. Davvero una bimba ha voglia di comprare una bambola cicciottella solo per sentirsi più normale? Normale?

Perché abbiamo bisogno di rivederci in una bambola per sentirci bene? Non avevamo superato questi pregiudizi, almeno fisici? Pare di no. Anzi questa svolta epocale nei 57 anni di storia della Barbie è stata così attesa e apprezzata da portare alle nuove Barbie un intero servizio fotografico sulla rivista Time, curato dal fotografo giapponese Kenji Aoki. Nello studio dell’artista sono arrivate le nuove dive, accompagnate, nientemeno che dalla loro personale stilista che da anni segue solamente il look Barbie.

Mossa strategica? Mossa di marketing? Chi lo sa. Ma noi che la Barbie la amiamo già, così com’è, diamo una seconda vita alla Barbie di nostra figlia. Diamo ad un’altra bimba la possibilità di giocarci. Vendi la tua Barbie usata con Baby Bazar.



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