Racconti in sala parto: la nascita di Helena

Venerdì 08 Febbraio 2013

Comincio da lei perché qualche giorno fa è stato il suo compleanno e questi giorni mi capita spesso di ripensare a quando era ancora al calduccio nel mio pancione. Helena Sofia è la mia secondogenita, e il 3 Febbraio ha compiuto 8 anni.

É nata in un giorno di freddo, sotto carnevale, nella città del Palio. La scadenza ufficiale, secondo i miei calcoli era per il primo Febbraio, mentre la ginecologa sosteneva che la chiusura delle fatidiche 40 settimane era prevista per l'8.

Lei non aveva intenzione di uscire dalla pancia, c'era troppo caldo dentro e troppo freddo fuori. Io ero esausta e stanca, 21 chili in più rispetto al peso di partenza, gonfia, cinque mesi di terapia pesantissima fino a poche ore dal parto e tanta preoccupazione. Non vedevo l'ora che quella creaturina nascesse e sopratutto, volevo vederla e sapere se era sana.

 

 

 

 

L'infezione presa in gravidanza alla 17ª settimana non mi aveva permesso di vivere una gravidanza serena, e le terapie, i viaggi da Siena a Genova per i controlli e le conitnue visite, prelievi ed ecografie che eseguivo a distanza di pochi giorni ciascuna per tenere sotto controllo l'infezione, mi hanno tenuta sul filo del rasoio per tutta la gestazione.

Ricordo che il giorno, come sempre avevo portato la mia figlia più grande al nido, per poi rientrare a casa. Ero sveglia dall'alba e non ero proprio riuscita a riprendere sonno. Dopo aver sistemato le solite cose di casa, ero uscita a far due passi con mia mamma, speravo che camminare accellerasse i tempi!

Mi sentivo un pò stanca e sentivo la pancia bassa e dopo non molto, rientrai per fare il pranzo e riposarmi un pò. A casa era passata a farmi visita un'amica che decise di trattenersi per il pranzo, dato che ero sola, e quando si fecero sentire le prime contrazioni, verso le 13,15 circa, c'era lei con me. Verso le 14,00, le contrazioni erano diventate più regolari, più o meno ogni 10 minuti, ma non erano ancora dolorose, soltanto un pò fastidiose e dopo un'ora circa, che si erano fatte più ravvicinate, la mia amica mi convince ad andare in ospedale.

Io non ero molto convinta, non avevo ancora dolori e "stavo bene" ma avviso mia mamma, che si preoccupa di andare a prendere l'altra mia bimba al nido, la porta dall'altra nonna e poi mi raggiunge. Prendiamo la mia valigia e quella della bimba, e andiamo in pronto soccorso, verso le 15,40 quando arrivo mi visitano e con mio enorme stupore ho già 5 cm di dilatazione!!!

Visto l'evidente travaglio, anche se con il tracciato non riescono a rilevare le contrazioni, mi fanno il foglio di ricovero, effettuano i tamponi e mi mandano in stanza. Nel frattempo le contrazioni hanno iniziato a farsi sentire, i dolori sono abbastanza forti ed io, in piedi dall'alba e quasi a stomaco vuoto dato che con le prime contrazioni mi era passato l'appetito, mi sentivo già ko.

Mi raggiunge anche il mio ex compagno, papà delle bimbe, comincio a pellegrinare per la stanza e il corridoio, ogni tanto con le contrazioni mi devo bloccare perchè mi vengono conati fortissimi e mi sembra di dover rigettare l'anima. Respiro e penso che andrà tutto bene.

Così fino alle 17,00 quando sento il bisogno di spingere, ma come si fa se non ho neanche rotto le acque??? Per l'ostetrica che mi assiste, ci vuole ancora un pò, dopo qualche minuto mi visita e si rende conto che la dilatazione è completa! Io sono stremata e mi addormento tra una contrazione e l'altra, li imploro di farmi in cesareo e comincio a delirare, senza urlare!

Alle 17,30 per grazia ricevuta mi effettuano l'amnioressi (rottura delle membrane) e dopo 12 minuti di spinte stremanti, alle 17,42 del 03/02/2005 è nata Helena Sofia, 3,950 kg per 50 cm, una dolcissima creatura, una bambina fortissima che ogni giorno mi riempie di gioia, soddisfazione e amore.

Dopo il parto, sentendola piangere e vedendola, tenendola poggiata su di me, sentendo il suo odore, è passato tutto, la stanchezza, il dolore, tutto, per lasciar spazio alla gioia.

commenta magazine

Ingrid Busonera Ingrid Busonera su Facebook

Ingrid Busonera

Ho 28 anni, sono di Cagliari e ho tre bellissimi bimbi: Alice (2002), Helema (2005) e Nicola (2007). Lavoro nel campo della ristorazione, anche se da qualche mese sono ferma con il lavoro.

Amo moltissimo scrivere. Ho scritto e mi sono raccontata, ho raccontato, cercato consigli, confronti, scontri, e ho sempre cercato di trasmettere qualcosa di me. Potete trovarmi sul blog Mamma che palle.